(Panorama) Un trans, un’intera famiglia siciliana e una casa ancora in costruzione invece dell’appartamento pronto con tutti i comfort. Il Grande Fratello, l’apripista e il più longevo dei reality show italiani, è iniziato tra formule fisse (ancora Alessia Marcuzzi, i soliti gridolini e saluti a mamma e papà dei concorrenti) e novità. L’intento della produzione è proporre nel cast un microcosmo della società italiana, con inquilini di ogni tipo. O semplicemente cercare di stupire e incuriosire, visto che i reality cominciano a perdere l’originario appeal, e il GF ormai tocca quota 8. Sembra comunque che finora la Endemol abbia colto il segno: 5.616.000 gli spettatori per la serata di debutto, con uno share del 27,72%. E da Mediaset segnalano che il programma ha toccato picchi di 8.190.000 spettatori con uno share del 40,2%.
Silvia Burgio, la più attesa della casa e fatta entrare per ultima come si fa con le star e con i “fenomeni” accalappia-audience, ha 29 anni, è transessuale di Gallarate (Varese), di professione truccatrice. Single e dalla bellezza esotica, come hanno notato i coinquilini nell’accoglierla.
La famigliola di Furnari (Messina), gli Orlando, è composta da padre pensionato, madre casalinga, tre figli di 22, 27 e 34 anni. Ovviamente non ci si è fatti mancare una dose di multiculturalità, con Ali, ventottenne di Beirut entrato grazie al televoto, e Thiago, ventiseienne brasiliano sposato: doveva partecipare anche la moglie, ma il GF ha deciso in diretta che solo uno dei due prendesse parte al gioco, e che la scelta fosse dei coniugi stessi. Un po’ di sano sadismo aiuta gli ascolti. E infatti per ora i partecipanti devono vivere in roulotte e tende da campeggio, finché non ultimeranno loro stessi l’allestimento dell’abitazione.
Quest’anno mancherà nella piccola Italia del GF una presenza gay? Tra i concorrenti passati ci sono state parvenze omosessuali, neanche troppo velate, ma mai tranquillamente dichiarate.
Il Grande Fratello continuerà a fare il botto anche nelle prossime puntate o seguirà l’onda del declino del reality evidenziata da programmi nati dalla sua costola (dalla Talpa alla Fattoria, da Wild West a Reality Circus, con cenni di cedimento anche per l’Isola dei Famosi)?
Per ora a fare il botto è stata la “bolla” in plastica trasparente che a Ponte Milvio ospitava tre aspiranti concorrenti. Assalita da una sessantina di giovani di Fiamma Tricolore, che rivendicavano il mutuo sociale e protestavano per l’emergenza abitativa a Roma, urlando ‘’la casa non è un gioco'’, armati di coltelli e bengala da stadio. Il tutto durante la diretta tv. Collegamento saltato e i tre ragazzi portati in salvo, ma i telespettatori non si sono accorti quasi di nulla.
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