(Alessia Grossi - L'Unità) A cercare su YouTube tracce della «terapia riparativa» del dottor Nicolosi - medico che negli Usa promette di salvare i gay trasformandoli in eterosessuali - si può rimanere scioccati dal numero di video di ex. YouTube, infatti, offre decine e decine di testimonianze di ex. Ex gay che metterebbero la mano sul fuoco che con loro la terapia ha funzionato. Ex pazienti che ricordano di giovani cavie che si sono arse vive perché incapaci di seguire i dettami del terapista. E, infine, ex ex-gay, quelli cioè che da ex gay hanno avuto una ricaduta. Ma YouTube, anche in questo caso, più che a convincere o a distogliere dall'intento quanti vorrebbero provare a redimersi, ci tiene ad informare. Così c'è chi spiega in che consiste la divina terapia che dovrebbe farti diventare eterosessuale. Come funziona, ma soprattutto cos'è che spinge un omosessuale a chiedere di diventare etero. E a spiegare il fenomeno sono i diretti interessati. YouTube diventa così una sorta di riunione globale degli alcolisti anonimi. Gli alcolisti in questo caso sono i gay, o ex gay, o ex ex gay a seconda che abbia funzionato o meno la terapia di recupero e astinenza. I postatori però non sono anonimi, anzi, ci mettono proprio la faccia per convincerti a perdere l'attrazione nei confronti di esseri umani del tuo stesso sesso. E, come quelli che ti devono convincere a perdere chili con l'aiuto di questa o quella clinica dimagrante, gli ex mostrano le proprie foto prima e dopo la cura.
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Paziente di Nicolosi: la terapia di ex gay non funziona. A parlare su YouTube è Daniel Gonzales, che parla da ex. Non ex gay ma ex paziente del dottor Nicolosi, «terapista per la cura dell'omossessualità e fondatore della Narth, associazione Nazionale per la Ricerca e la terapia dell'omossessualità». Daniel è cresciuto nella Chiesa Battista e dice di aver avuto solo due contatti con giovani omossessuali, uno dei quali tentò il suicidio per non essere riuscito a riconciliare la sua fede con la sua omossessualità. A detta di Daniel due sono le «grandi bugie» che spingono un giovane gay alla terapia di Nicolosi. La prima è che «non si può essere gay e cristiani»e l'altra è che «essere gay non è una vita valida». E il ragazzo si domanda da sé come mai abbia scelto di ricorrere alla terapia riparativa. La risposta è nel contesto religioso nel quale viveva. Più volte Daniel si è trovato a pregare il Signore di farlo diventare eterossessuale. «Ma il Signore non l'ha fatto». Dove non arriva la fede arriverà la scienza. Non restava, dunque, che rivolgersi a Nicolosi, la cui idea scientifica di base - spiega Daniel- è che «il tuo senso di mascolinità è in qualche modo danneggiato e tenti di ritrovarlo in persone che rappresentano quello che ti manca». Detta in parole semplici la terapia ex gay è «il tentativo di convincerti che le attrazioni omosessuali sono qualcos'altro rispetto a ciò che sono in realtà, che hanno altri significati». Le attrazioni forse saranno diverse da quelle che sembrano, ma come dice Daniel in chiusura: «I pesci non volano».
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A proposito di ex, Michael Bussee, invece, è stato uno dei fondatori di Exodus International, una delle più grandi organizzazioni ex gay statunitensi. Ora è un ex ex gay. Michael insomma è gay e spiega a favore del mondo quanto sia inefficace una terapia di conversione a seguito della quale lui stesso si è innamorato di Gary, un altro del gruppo degli ex.
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Ma su YouTube comunque non mancano testimonianze di veri e propri cambiamenti, ex gay sposati, ex gay felici di essere eterosessuali, video di interi gruppi che si raccontano e di terapisti che spiegano. Un esempio sono queste interviste raccolte da una trasmissione canadese, in cui si può ascoltare dalla diretta voce degli ex gay la riuscita trasformazione. Da gay ad ex gay, appunto. Titolo del post: «ex gay ed etero sono la stessa cosa.
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