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domenica 16 dicembre 2007

167 parroci contro mons. Rino Fisichella ''vicario'' di Roma.

nella foto il Cardinale Camillo Ruini, il Senatore Marcello Pera e Monsignor Rino Fisichella

(Maurizio di Giacomo - Agenzia radicale) 167 parroci romani su 232 hanno firmato una lettera, destinata oltre Tevere, prendendo posizione contro l'eventualità che il vescovo mons. Rino Fisichella, attuale rettore della Pontificia Università Lateranense, a giugno 2008, possa essere nominato nuovo ''vicario'' della diocesi romana in sostituzione del cardinale Camillo Ruini. La notizia emerge in un contesto ricco di tensioni e di iniziative che ha trovato una sua manifestazione nell'intervista pubblicata, sabato 15 dicembre 2007, da ''La Stampa'' al regista Franco Zeffirelli.

Quest'ultimo ha incontrato l'attuale pontefice solo due volte in vita sua. A Firenze quando il card. Joseph Ratzinger era ancora prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede e alcuni mesi orsono da Papa - e che ha parlato in tempi ravvicinati alla Lateranense - ha svelato che esiste una terna che è pronta a intervenire per migliorare l'impatto comunicativo di Benedetto XVI. Questa terna, stando a Zeffirelli, sarebbe composta da lui, dal cardinale Camillo Ruini, attuale vicario di Benedetto XVI per la diocesi romana e da mons. Rino Fisichella.

Questa terna ha obiettivi ambiziosi. Ancora Franco Zeffirelli...: ''Anche il suo guardaroba (ovvero di Benedetto XVI ndr) va rivisto: non sono tempi da alta sartoria ecclesiastica. Servono l'asciuttezza e la sobrietà osservata dagli altri gradi della Chiesa. Le vesti papali sono state rifatte in modo troppo sfarzoso e appariscente''.

In conclusione dell'intervista Franco Zeffirelli rievoca un precedente poco noto della sua disponibilità a mettersi al servizio della Chiesa cattolica. ''Paolo VI dopo aver visto il mio 'Gesù di Nazaret' mi chiese cosa la Chiesa potesse far per me. Gli risposi: ' Vorrei che quest'opera arrivi anche in Russia'. Lui mi disse profeticamente: 'Abbia fede presto sul Cremilino sventoleranno le bandiere della Madonna a posto di quelle rosse'. L' 8 dicembre 1991, Festa dell' Immacolata, la bandiera con la falce e il martello venne rimpiazzata da quella della Federazione Russa''.

In realtà la situazione è ben più complessa. Da oltre 6 mesi, assicurano i bene informati, Benedetto XVI si rifiuterebbe di concedere udienza a mons. Fichella. Tale atteggiamento di distacco è iniziato un mese dopo un colloquio tra il cardinale polacco Zenon Grocholewki, prefetto della Congregazione per l'educazione cattolica e il Papa. Durante quell'incontro il porporato ha smontato un'intervista di mons. Fisichella nella quale il rettore della Lateranense aveva affermato che Grocholewski stava ''distruggendo'' le università cattoliche e i centri di formazione cristiana di mezzo mondo.

Le stesse fonti assicurano che di recente a mons. Fisichella sarebbe stata offerta la guida della diocesi di Pisa (soluzione ben vista dal senatore Marcello Pera, presidente della Fondazione 'Magna Caharta'. La risposta è stata 'no': mons. Fisichella averebbe altri obiettivi o vicario a Roma o nuovo segretario della Congregazione per la dottrina della Fede a posto del salesiano mons. Amato che a metà gennaio 2008 potrebbe prendere il posto del portoghese cardinale Josè Saraiva Martins come nuovo prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede).

Il mixer tra l'intervista a Zeffirelli e il senso di disorientamento che serpeggia nella Curia Romana è stato tale che sabato sera, a Roma, durante la nomina di un nuovo canonico del Pantheon, qualcuno si è lasciato sfuggire '' Qui finisce peggio che in Polonia ..''.

L'allusione era alla vicenda di mons. Weigel che nomimato nuovo arcivescovo di Varsavia è stato sostituito 24 ore prima dell'insediamento di fronte alla prova di suoi contatti oltre il lecito con funzionari della polizia politica del regime comunista.

Sul tavolo del Papa da tempo ci sono quattro faldonicini per la succesione a Ruini intestati all'umbro mons. Giuseppe Betori, segretario della Conferenza Episcopalle Italiana, al toscano cardinale Angelo Comastri, vicario di Benedetto XVI per lo stato della Città del Vaticano, al ciociaro mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Amelia- Narni, ben visto anche da alcuni elementi della comunità cristiana di base di San Paolo raccolta attorno all'ex abate benedettino dom Giovanni Frazoni.

S. Egidio da tempo sta remando in favore di mons. Fisichella, tanto che un mons. Fisichella ''vicario'' piacerebbe anche a diversi ambasciatrori arabi accredidati presso la Santa Sede. Il quarto faldocino potrebbe essere riservato a colui che, alla fine, sarà il prescelto: forse l'esponente di un ordine religioso ben noto a Benedetto XVI?

Lo scorso 12 0ttobre 2007, nella basilica di San Giovanni in Laterano, a margine della messa che il cardinale Camillo Ruini ha celebrato a 10 anni dalla morte di don Luigi Di Liegro, il primo direttore della Caritas diocesana romana, una fonte clericale ha commentato: "Il Papa attuale conosce molto bene la situazione della diocesi di Roma".

Intanto mons. Fisichella gioca le sue carte come può e come crede. A metà di questa settimana alla Lateranense viene presentato un libro di Domenico Fisichella, ex esponente di spicco di Allenza Nazionale, col rischio che si rafforzi l'equivoco che tra l'ecclesiastico e il politico ci sia un rapporto di parentela che, nei fatti, non esiste. Sarà interessante analizzare come L'Osservatore Romano riferirà di quella presentazione.

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