Un natale di risate al Teatro Campo D’Arte.
(Cristina Colaninno - Abitarearoma.net) Per chi è cresciuto con le favole di Walt Disney ed i libri di Jane Austen, in attesa di un principe azzurro e di un Mr Darcy che non arrivano mai la commedia in scena al Teatro Campo D’Arte: “Il principe azzurro è gay” è un serbatoio si sane risate catartiche, che esorcizzano deliziosamente le amarezze nelle quali, dall’adolescenza in poi, tutti sono incorsi.
Scendendo le scale ci si sente un po’ come Alice quando precipita nella tana del coniglio bianco per poi sbucare nel paese delle meraviglie; i divanetti piccoli, le sedie imbottite e il pianoforte danno la sensazione di trovarsi in un’ epoca non bene identificata. Quando lo spettacolo ha inizio ci si trova proiettati nella quotidianità di un’infanzia vissuta agli inizi degli anni ‘80 alle prese con la casa di Barbie ed il suo storico fidanzato…il mitico Ken, che solo nelle case più progressiste poteva venir sostituito dal moro e statuario Big Gym.
La storia ha inizio poco prima del matrimonio di una delle tre protagoniste con il super-bello, super-ricco e super-americano Bob, un uomo teoricamente perfetto se non esistesse ancora nella mente e nel cuore della sposa Giangiacomo; l’ex. La loro storia è finita da quattro anni ma, come si sa, ciò che non abbiamo è sempre di gran lunga migliore di ciò che possiamo tranquillamente avere e questo genera i famosi ripensamenti dell’ultimo minuto destinati a confluire in un finale a sorpresa.
In un'atmosfera da cartone animato, con colori acidi, dall’incontro delle tre donne emergono le paure, i fantasmi, i sogni, che animeranno i preparativi, rendendo l’evento un matrimonio fuori dal comune. Un atto unico esilarante, giocato su tre personaggi al limite tra la realtà ed il grottesco. La trasformazione di una semplice commedia quotidiana in un concentrato di ironia con un ritmo incalzante, che fino all'ultimo non lascia presagire l'epilogo. Uno spaccato autoironico sulle relazioni, sulla difficoltà di diventare grandi e sulla paura di restare sole.
Questa creazione, tutta al femminile riserva al principe azzurro l'unico ruolo, importante ma fittizio, di musa ispiratrice.
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Il Principe azzurro è gay, una storia al femminile
con Rita Gianini, Graziella Salerno, Francesca Venturi
regia di Graziella Salerno
Teatro Campo d'arte
Via dei Cappellari , 93
Dal martedì al sabato ore 21.00
Domenica ore 17 - Lunedì chiuso
Costo biglietti: 10 euro
Info e prenotazioni: 3881106537 - 347.2926032
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