Il Presidente della Provincia di Genova, riaffermando il diritto di ognuno alla propria dignità, ritiene che una manifestazione come il Gay Pride finisca per nuocere alla sua affermazione.
“Condivido – ha dichiarato il Presidente della Provincia, Alessandro Repetto, a proposito della proposta di organizzare a Genova nel prossimo anno la giornata dell’orgoglio gay - la richiesta e l’esigenza di difendere i diritti di ogni singola persona e la necessità di vedere sempre più combattuti quei pregiudizi che creano discriminazioni ed emarginazioni. Non penso solo all’omosessualità ma alle diverse situazioni sociali complesse, spesso drammatiche e quasi sempre subìte in una connivente indifferenza generale.
Trovo pertanto legittimo combattere e difendere i valori della dignità, parità e laicità, valori che, tuttavia, non ritengo siano né difesi né rappresentati da una manifestazione provocatoria come il Gay Pride. Non è attraverso quel tipo di iniziativa che si possono ottenere rispetto e attenzione, a meno che non si desideri semplicemente porsi sotto i riflettori per qualche giorno, alimentando polemiche e disapprovazione generali.”
“Inoltre, - ha concluso Alessandro Repetto - aver scelto come data il giorno dedicato al Corpus Domini è irrispettoso verso le persone che credono, offende una sensibilità religiosa e spirituale che non è meno degna del rispetto che i manifestanti chiedono. Ritengo sarebbe più incisivo ed efficace dimostrare mantenendo la tolleranza nei confronti degli altri modi di pensare.
Genova resta medaglia d’oro della Resistenza e simbolo di una cultura laica, una città dove tradizionalmente hanno sempre trovato spazio popoli, culture e differenti individualità. Resterà una città dei diritti anche senza il Gay Pride.”
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1 commento:
Sul Pride di Genova il movimento glbtq* si spacca. Si spacca pure il Partito Democratico. E alla fine i più furbi sono sempre loro: quelli della Curia...
http://noirpink.blogspot.com/2008/09/attualit-il-pride-di-genova-spacca.html
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