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lunedì 8 settembre 2008

Dal Circolo Mieli, precisazioni sull'EuroPride 2011.

Dopo il breve comunicato stampa di sabato 6 settembre, diffuso dal Circolo Mario Mieli, che ha annunciato la notizia dell'assegnazione dell'Europride a Roma per il 2011, ecco alcune notizie e considerazioni aggiuntive che potranno certamente essere utili e stimolanti. Come e chi sceglie la città dove svolgere un Europride? La scelta viene effettuata da un'organizzazione europea, l'EPOA, cui partecipano delle associazioni che hanno organizzato nei propri paesi dei Pride e che ovviamente risultino iscritti a tale struttura sovranazionale.
Dopo il breve comunicato stampa di sabato 6 settembre, diffuso dal Circolo Mario Mieli, che ha annunciato la notizia dell'assegnazione dell'Europride a Roma per il 2011, ecco alcune notizie e considerazioni aggiuntive che potranno certamente essere utili e stimolanti.

Come e chi sceglie la città dove svolgere un Europride? La scelta viene effettuata da un'organizzazione europea, l'EPOA, cui partecipano delle associazioni che hanno organizzato nei propri paesi dei Pride e che ovviamente risultino iscritti a tale struttura sovranazionale.

Esiste ovviamente un regolamento, sia per appartenere all'Epoa, sia per concorrere all'assegnazione dell'Europride, con una candidatura che deve essere posta tre anni prima dell'anno in esame. Inoltre va presentato un progetto tecnico, economico e di idee, fatto dall'associazione che si propone come organizzatore, e chiaramente delle motivazioni di opportunità politica, nonché vanno presentate delle lettere di intenti e di appoggio da parte di altre associazioni e di amministrazioni pubbliche. Per riassumere esistono regole, procedure, anzianità, esperienza ed affidabilità, cadenze temporali, rete di interconnessioni pubbliche e private.

Questo chiarimento è importante per evitare che si possa pensare che ci sia un'attribuzione casuale o misteriosa ad un organizzatore e che si scelga una città al posto di un'altra solo perché vi è oscillato sopra il pendolino di una maga.

Il Circolo Mario Mieli organizza Pride dal 1994, è iscritto all'Epoa sin dal 1996, ha ripetutamente fatto parte del direttivo (quest'anno compreso), ha già organizzato un Europride (il World Pride del 2000) e aveva già vagliato tempi e modi per una propria candidatura negli ultimi due anni, in vista delle date precedenti al 2011.

Quest'anno ci abbiamo riprovato, avendo costruito, con i due tentativi precedenti, una più proficua possibilità di successo; non a caso a luglio abbiamo inviato una e-mail alle associazioni italiane lgbt chiedendo lettere di appoggio. Sono giunte molte di queste dichiarazioni da parte di realtà che hanno così già dimostrato di essere interessate ed entusiaste rispetto all‘idea, e abbiamo raccolto anche le lettere d'intenti del Comune di Roma, della Provincia di Roma e della Regione Lazio.

Va chiarito che nessuna altra realtà d'Italia si è mai proposta né in passato né oggi, anche perché solo da quest'anno si è iscritta all'Epoa un'altra associazione lgbt italiana: il Comitato provinciale Arcigay di Milano.

C'è stato inoltre solo un interessamento verso una candidatura da parte di Torino, non realizzabile per il regolamento Epoa. Come dire: se c'era qualche possibilità di riportare l'Europride in Italia, tecnicamente lo poteva fare solo il Mieli, oltre al fatto che solo il Mieli si è dimostrato interessato e pronto a farlo.

Spiegato doverosamente l'iter, mi preme dire che il Mieli è elettrizzato dalla nuova avventura che si apre, con l'ulteriore certezza che questi anni antecedenti saranno preziosi e forieri di stimoli ed opportunità di ogni tipo, soprattutto politici ma anche culturali e sociali; inoltre si apre un'occasione ottima per chiunque ci vorrà credere ed è disposto a costruire insieme a noi l'appuntamento e gli anni da vivere prima. Due anni e mezzo che possono essere rivoluzionari sia all'interno del movimento, sia per la comunità; mesi che possono far tornare l'entusiasmo a chi oggi non vede molte prospettive o si sente depresso dalla politica italiana; giorni e giorni utili a chi vuole lavorare, lottare per i diritti e creare opportunità di ogni tipo alla comunità e alle persone lgbt; migliaia di ore da spendere per pensare ed agire, tralasciando le incrostazioni delle contrapposizioni e la vacuità del chiacchierare per se stesso.

A noi interessano i risultati, che siano fattibili, di successo e politicamente “con la schiena dritta”, e siamo certi che nella galassia lgbt italiana c'è una marea di singoli, associazioni e reti interessati a questo approccio e che si spenderanno con noi.

Noi ci abbiamo messo e ci metteremo le idee, la comprovata e riconosciuta esperienza, l'impegno e la responsabilità: chi vuole condividere è atteso con bramosia; chi pretende senza dare, ha sbagliato interlocutori ed epoca storica.

Che la strada fino al 2011 ci sia a tutti lieve ed elettrizzante, costruttiva e fattiva. Una scossa e una serie di orgogliosi obiettivi da realizzare.

Testardamente vostra.

Rossana Praitano
Presidente Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

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