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sabato 14 giugno 2008

A sinistra solite polemiche tra i gay. Il comitato Bologna pride chiede alla Concia a nome di chi parla.

(Ansa) L'incontro di martedi' scorso fra il ministro delle pari opportunita' Mara Carfagna e Paola Concia, paladina del Pd in difesa dei diritti degli omosessuali, e soprattutto le dichiarazioni 'pro-dialogo' della parlamentare non sono piaciute al comitato organizzatore del prossimo Gay pride nazionale (a Bologna il 28 giugno).

'Onorevole, a nome di chi parla? Le posizioni del movimento Glbt sono distanti dalle sue dichiarazioni', precisano in una nota. Lo staff ricorda le 'dichiarazioni vergognose' del ministro: 'la Carfagna ci ha detto che siamo esibizionisti, volgari, senza speranza, che dovremmo stare a casa, che non ci sono discriminazioni, che il Pride dovremmo abbandonarlo', aggiungendo che poi 'il ministro, grato di questa apertura di credito fatta a nome del movimento Lgbt italiano da parte di chi non ci ha mai militato, ringrazia e la congeda'. Ma per il comitato bolognese 'la questione della rappresentanza e' un punto troppo serio per essere venduto per poche righe sulla stampa'.

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