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martedì 17 giugno 2008

Irresistibile dichiarazione di Roberto Cavalli: "Non esiste la lobby gay nella moda". E rivendica la sua "virilità" creativa.

"Sono convinto al cento per cento che per me essere eterosessuale sia un bene".
(Agi) Il mondo della moda non e' controllato da una lobby gay. Parola di Roberto Cavalli, stilista eterosessuale e grande amante del leopardato in tutte le sue varianti.
"Non credo che sia cosi'", ha risposto ai giornalisti di Sarajevo, dove si trova per un concerto di James Blunt, che gli chiedevano se la moda sia dominata da couturier omosessuali.
"Credo che l'orientamento sessuale non abbia niente a che vedere con questo ne' possa influire con il lavoro degli stilisti", ha insistito. Cavalli pero' rivendica il suo di orientamento.
"Sono convinto al cento per cento che per me essere eterosessuale sia un bene", ha detto, "i miei disegni, le mie creazioni sono il riflesso di cio' che sono, della mia arte".
Arte che, ci tiene a precisare, e' lontana dalla volgarita' di alcuni suoi colleghi. "Mi rimproverano di esaltare troppo la sensualita', ma non e' vero", ha assicurato, "le mie creazioni il colore, il glamour. La linea tra la sensualita' e la volgarita' e' molto sottile e bisogna sapere come fare a non superarla".

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