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martedì 24 giugno 2008

Bolognapride. C'è anche il Dante dei sodomiti letto dal cattolico Rondoni.

(Dire) Ci sarà spazio anche per la Divina Commedia di Dante il giorno del Gay Pride a Bologna. Sabato prossimo alle 12, sarà il poeta Davide Rondoni, leader del gruppo di intellettuali "40 per 40", a portare il suo "contributo culturale e poetico" alla manifestazione nazionale dell'orgoglio omosessuale. Nella piazzetta dietro le due torri, Rondoni leggerà e commenterà il Canto XV dell'Inferno, dove Dante incontra il suo maestro, Brunetto Latini, relegato nel girone dei sodomiti. L'atmosfera in città comincia dunque a riscaldarsi in vista del Gay Pride. Proprio ieri, dalle colonne di Bologna sette, il cardinale arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra, ha lanciato un duro attacco contro il mondo omosessuale, giudicandolo una minaccia per la società. Ma Rondoni vuole fare chiarezza sul senso della sua iniziativa. "Non c'è nessun intento polemico - chiarisce subito il poeta, vicino a Comunione e Liberazione - Dante ha trattato molto seriamente la questione dell'omosessualità", vista dal Sommo poeta "non come un'identità, ma come una pratica". E su questo punto Rondoni costruirà la sua riflessione, senza dimenticare che lo stesso Dante "ha dato un giudizio molto affettuoso del suo maestro". Il canto quindicesimo si svolge nel terzo girone del settimo cerchio dell'Inferno, dove sono puniti i violenti contro Dio e contro natura. Sulla sabbia bollente, Dante incontra Brunetto che gli profetizza l'esilio da Firenze. Insieme al suo vecchio maestro, tra le anime dei sodomiti il Poeta vede anche Francesco d'Accorso, letterato bolognese del 1200.
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Ndr. Ormai c'è di tutto al "Bordellopride". Ve lo ricordate Rondoni quando attaccò molto duramente dalle colonne di Avvenire la trasmissione "Amici"?

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