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martedì 24 giugno 2008

La gaya Turchia.

(Sguardi diversi) Ho conosciuto questo paese grazie a Murat, uno dei miei migliori amici, un ragazzo turco che conosco ormai da quasi due anni.
Una di quelle conoscenze fortuite che caso vuole si trasformino in una solida amicizia.
Questa conoscenza mi ha permesso di conoscere questo paese dall'interno, grazie agli occhi di chi c'è nato e cresciuto e vive appieno la realtà del proprio paese.
Ho visitato Istanbul e la costa dell'egeo e mi sono innamorato di questo paese affascinante e della sua gente estremamente ospitale.
La Turchia è un paese che agli occhi delle persone è conosciuto attraverso mille pregiudizi, ma come paese mediterraneo è eccezionalmente simile all'Italia in moltissimi aspetti.
Innanzi tutto è giusto puntualizzare che è si un paese a stragrande maggioranza islamica ma non è un paese arabo ed è popolato da etnie e popoli molto diversi tra loro.
Come in Italia tutti sono stati educati nella religione, per cui le persone si riconoscono nell'islam come da noi tutti ci riconosciamo bene o male nel cattolicesimo.
Certo l'Italia è molto cambiata negli ultimi trent'anni per cui per certi aspetti la Turchia assomiglia all'Italia degli anni '70
E' un paese giovane dove i ragazzi costituiscono una forza enorme, è un paese di grande storia e tradizioni, sicuramente è anche un paese violento e profondamente machista e dove il pregiudizio anti-cristiano è altrettanto forte quanto qui da noi quello anti-islamico.
Dal punto di vista omosessuale la Turchia è l'unico paese islamico in cui sia presente un movimento forte ed organizzato, ad Istanbul e nelle principali città turche ci sono parecchi locali gay.
Logicamente come in tutti i paesi mediterranei e fortemente religiosi è forte il pregiudizio omosesssule; come nel mondo antico è ampiamente tollerata la parte “attiva” e gli uomini che hanno rapporti di questo tipo spesso non si sentono né bisessuali ne tantomeno gay, è solo un modo per accrescere la loro virilità.
Nonostante i divieti imposti dall'islam, nel passato non si era riuscito ad impedire che molti sultani fossero apertamente omosessuali e nel corpo dei giannizzeri, le guardie imperiali che erano costrette al celibato, fossero ampiamente tollerati i rapporti sessuali tra commilitoni.
La Turchia è comunque uno stato fortemente laico e la legislazione in questi anni ha fatto molto, anche per aprirsi alle richieste della comunità europea, per togliere le restrizioni a cui erano sottoposti gli omosessuali e oggi godono di un clima decisamente più favorevole che un passato.
È possibile vedere diversi personaggi apertamente gay ma soprattutto transessuali sulle televisioni turche, il personaggio più famoso di tutti è Bulent Ersoy, uno dei più popolari cantanti ed attori turchi che divenne donna nel 1981 pur mantenendo la sua voce maschile visto che la sua notorietà era dovuta alla musica tradizionale ottomana.
Tempo fa leggendo un articolo dell'internazionale nel quale si parlava della vita notturna di Istanbul ho trovato alla fine una curiosa notazione, il pezzo infatti si concludeva dicendo che la vera differenza tra un turco etero ed uno omosessuale stava nel numero di bicchieri di raki, una specie di grappa locale.
Questo è solo un piccolo compendio di informazioni sulla Turchia.. per qualsiasi altra curiosità o approfondimento sono a vostra disposizione:)
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