(Max Forte) Ha ragione Oliari quando del gaypride dice: "(...) cos'è diventato: un' ostentazione volgare e pesante di corpi nudi».(...).
Io li ho visti e con me altri amici con cui stavo e molto altro pubblico assiepato ai bordi delle strade. Erano in uno degli ultimissimi camion del corteo, quello del Cassero di Bologna tanto per capirci, che negli anni scorsi solitamente stava davanti ma credo che apposta per questo stava in fondo. Ma dirò di più. I ragazzi e le ragazze senza niente addosso, quindi nudi, erano completamente dipinti di svariati colori. Probabilmente era per ricordare volutamente la scena dei diavoli nel Decamerone di Pasolini come in una sorta di tableux vivant. Il gruppetto era formato da 4 0 5 persone che fanno un discorso di liberazione artisticamente anche valido e interessante, (tanto per chiarire sono gli stessi che organizzarono la Madonna piange sperma, una mostra d'arte che di sbagliato aveva solo il titolo e che tanto fece scalpore, trattandosi di manifestazione sponsorizzata dal comune).
Tutto questo è anche apprezzabile, ma in una performance realizzata "ad hoc", mentre invece era imbarazzante vederli al pride sfilare davanti a migliaia di cittadini.
E solo per fortuna, quei ragazzi non sono stati ripresi dai fotografi e dagli operatori tv (è comunque probabile che siano stati fotografati dalla questura romana), perché erano in fondo al corteo, altrimenti sai che casino sarebbe scoppiato e il che avrebbe distolto l'attenzione dal resto suscitando una polemica infinita e forse anche violenta con la possibilità di messa in crisi del governo.
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