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giovedì 8 maggio 2008

Milano. Nudi in classe, arrestato il maestro. L'uomo avrebbe detto ai piccoli: spogliate un vostro compagno, poi vi dò il Viagra.

Violenza sessuale su 9 bambini a Quarto Oggiaro. Denunciato il preside. Sono stati i genitori a dare l'allarme.
(Biagio Marsiglia - Il Corriere della Sera) «Forza bambini, che aspettate, tutti addosso a Mario... e levategli anche i pantaloni... poi venite qua che vi do il Viagra..». Ora di geografia, quarta elementare a Quarto Oggiaro, periferia Nord-Ovest di Milano. Dovrebbe parlare d'altro, il maestro venuto da Napoli. E invece la lezione prende un'altra piega. E Mario, che in classe resta in mutande, dopo l'assalto corre in un angolo a piangere, il viso rosso, pieno di vergogna e rabbia. Lacrime a scuola e a casa. E così si scopre, di mamma in mamma, che quel maestro di cose strane ne fa parecchie. Prende i bambini in braccio, soprattutto i maschietti, e gli infila le mani sotto i pantaloni, poi dice e fa altre cose che non dovrebbe dire e fare. Avrebbe approfittato anche di una bambina che vede poco o niente.

«No, è un pedofilo, va cacciato...», vanno a dire alcuni genitori al preside. E così inizia la brutta storia del «cattivo maestro», ora agli arresti domiciliari con un'accusa infamante, violenza sessuale su minori con l'aggravante di essere il loro tutore. Ma nei guai c'è anche il preside. Si sarebbe mosso troppo tardi, consigliando al maestro di mettersi in malattia anziché denunciare subito i fatti alla magistratura e al Provveditorato. Cosa che è avvenuta solo nel dicembre scorso, sotto Natale, quando per disperata protesta i genitori dei bambini della quarta elementare di Quarto Oggiaro hanno tenuto i figli a casa da scuola e al preside hanno spedito una sorta di ultimatum: «O quello se ne va per sempre, o i bambini restano a casa».

Una rivoluzione furibonda, e finalmente sono partite le segnalazioni e l'inchiesta. Il maestro è stato messo agli arresti e il preside è finito sul registro degli indagati per concorso in maltrattamenti, violenza sessuale aggravata e truffa ai danni dello Stato per avere consigliato all'insegnante contestato di marcare visita quando ammalato non era. Il magistrato che guida le indagini, Marco Ghezzi, per il maestro 42enne aveva chiesto il carcere, ma il gip Giovanna Verga, che proprio ieri ha ultimato gli interrogatori delle nove piccole vittime alla presenza di uno psicologo, ha deciso per una misura restrittiva più morbida, ai domiciliari. Intanto, la squadra mobile ha raccolto decine di deposizioni. Ha ascoltato le colleghe del maestro, che qualcosa di strano avevano notato e denunciato già all'inizio dell'anno scolastico, e così pure ha raccolto le testimonianze dei genitori dei piccoli alunni maltrattati. Dunque, alla chiusura del caso mancano davvero pochi tasselli e pochi giorni.

«Non vogliamo clamore, ma che sia fatta giustizia in fretta — precisa uno degli avvocati che assistono le famiglie dei bambini, Laura De Rui — almeno due delle vittime stanno soffrendo le pene dell'inferno. Sono nell'età in cui possono leggere i giornali, vedere la tivù, e per questo è giusto che sulla vicenda cali il silenzio. Per non aggiungere dolore a dolore...». Ma dall'altra parte raccontano tutta un'altra storia. Il preside giura d'avere fatto il suo dovere fino in fondo, e lui, A. S., il «cattivo maestro», ci tiene a dire che è «povera vittima di una maldestra congiura, proprio come i maestri d'asilo di Rignano Flaminio...». E dice ancora: «È tutta una montatura per un rimprovero fatto a un bambino dopo un compito in classe...». E spiega bene, il maestro, che quelle pasticche distribuite a scuola mica erano Viagra per davvero. Erano soltanto caramelline alla menta.

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