(Village) Pronti, via: si parte per i prossimi cinque anni di governo Berlusconi III. Per le persone lgbt in questo paese (si gradirebbero smentite nei fatti) non c'è da attendersi nulla di buono, anche se i nostalgici della destra e i cattolici di Casini sono rimasti fuori. Ricordiamoci l'omofobia di un bel gruppo di leghisti e la compagine cattolica all'interno di Forza Italia, da Giovanardi ai ciellini di Roberto Formigoni.
Comunque, il primo banco di prova - mi faceva notare fda - sarà il nome del ministro di Diritti e pari opportunità. La ministra Barbara Pollastrini ha da poco nominato i membri della commissione per i diritti e le pari opportunità per lesbiche, gay, bisessuali e transgender: il presidente è Sergio Lo Giudice e tra i componenti ci sono la professoressa Chiara Saraceno, Margherita Graglia, Ezio Menzione, Maria Gigliola Toniollo. Che fine farà la commissione (che dura in carica tre anni)? Sarà cancellata? Sostituita abrogata?
E gli altri strumenti del dipartimento? Ci sono il Forum permanente contro le molestie gravi e la violenza alle donne, per orientamento sessuale e identità di genere e l'Osservatorio nazionale contro le molestie gravi e la violenza alle donne e per orientamento sessuale e identità di genere. Il governo Berlusconi li manterrà?
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