(Tvblog) (Marco) Carta Canta: Amici lo vince il metodo Jurman.
Il vincitore della settima edizione di Amici è un bellissimo rapporto, toccante e sorprendentemente sincero. Nato a dispetto dei giochi autoriali e dei favoritismi didattici. E’ il rapporto tra un professore, severo ma dall’occhio lungo, e del suo allievo, indisciplinato ma con un gran talento naturale. Il maestro ha creduto in lui e ha trasformato un ragazzetto senza né arte né parte in un cantante da brividi (basti ripercorrere le sue grandi performances della finale).
Amici 7 premia la dote innata, ma soprattutto il miglioramento, il genio e sregolatezza ma anche il duro lavoro per fare di una qualità “in potenza” un atto artistico. Marco Carta (che porta a casa 300.000 euro e uno stage a New York) e Luca Jurman sono i due vincitori a pari merito di Amici, visto che sono riusciti a oscurare le facili certezze degli storici prof di canto, le manie di onnipotenza della Celentano, le faccette di Susy e la tracotanza dei suoi colleghi bianchi.
Una vittoria esemplare, anche se a suo modo Marco incarnava l’idolo delle ragazzine un po’ scemotto, che gioca a fare vedere il tricipite e si gasa per il tifo da stadio. Quello che va a suo favore è l’ingenuità di fondo con cui ha vissuto tutto questo, senza malizia né arroganza, rispettando profondamente il più maturo mentore. Del timbro di Marco, parrucchiere sardo cresciuto senza genitori e con un sorriso travolgente, non ci dimenticheremo tanto facilmente… Idem per l’eleganza del ballerino Francesco Mariottini, altro blu a meritarsi un riconoscimento: la prestigiosa borsa di studio di 50.000 euro affidata dalla stampa.
---
(Tvblog) Anche la settima edizione di “Amici” si è chiusa. Anche quest’anno molti, tutti, si sono chiesti le ragioni di tanto successo. I motivi sono tanti e in questa breve sede analitica proveremo a sviscerarli uno ad uno. Amici è innanzitutto un’espressione televisiva modernamente istituzionale che riesce a raccogliere le famiglie quasi nella loro interezza. Perla rara sociale, figurarsi mediatica.
Negli anni il crescente successo è determinato dalla coltivazione di due poli contrapposti: quello di una superficialità leggera e priva di contenuto (così commerciale, così popolare) tipica di un certo modo di fare talk e reality insieme alle emozioni che nascono dalla natura acerba e per lo più convincente dei suoi protagonisti. Il talento immerso nel reality, esposto ma non imposto nei mesi del daytime emerge per volere pilotato dal suo pubblico, che porta avanti con poca intermediazione i personaggi più amati, anche se non sempre i più bravi.
La malleabilità del format permette un continuo rinnovamento bilanciato sui mutevoli gusti del pubblico giovanile, creando nel tempo punti di forza inossidabili come l’opposizione urlata dal gusto tutto calcistico delle due squadre in continua opposizione, non solo competitiva (la classifica, i capi squadra, le scelte di posizionamento oppositivo delle squadre del daytime) ma soprattutto umana. L’affezione per i personaggi e il gusto delle buone esibizioni aprono la strada a coloro che oggi difficilmente e con scarso successo potrebbero cavalcare un palco in uno show televisivo: i già professionisti del ballo veicolati dalla massima libertà dei loro coreografi (e maestri). Il cattivo tempo di “Amici” diventa condizione necessaria per valorizzare temporaneamente l’immagine di uno sconosciuto e mostrare l’eccellenza dei suoi ballerini.
Come nello sport, le partite non sono sempre ben giocate e ad onor del vero, alcune volte non ci si diverte per nulla. Questo accade anche quando le vittorie diventano prevedibili: ma è il sentimento che guida, l’affetto acefalo che fidelizza, porta ad una totale immedesimazione partecipativa anche quando le mille prove consecutive preparate industrialmente dai ragazzi appiattiscono lo show fino al disatteso ma non percepito grafico piatto.
“Amici” è un palazzo in continua costruzione fatto di tanti mattoni che come in un vecchio gioco di legno possono essere tolti e riposizionati senza che nulla crolli. In “Amici” c’è una conduzione finemente sobria, percorsi intrisi di amabile e odiabile caciara, i professori che ogni studente o ex studente vorrebbe avere e che non ha mai avuto ma anche no, un percorso in cui ragazzi normali con doti potenziali diventano personaggi caratterizzati e molto reattivi, netti. Quindi facilmente idolatrati o odiati.
Amici è un bicchiere metà pieno di preziosa acqua e metà vuoto, una luna con due facce in contrasto luminoso e perfettamente integrate. Puoi vedere tutto chiaro o tutto nero, ma alla fine la osservi perchè quel totale ti sta parlando. Con tutti i suoi molteplici sotto testi.
4 commenti:
andiamo avanti a premiare le maleducazioni le mancanze di rispetto verso non dei professori ma degli adulti. poi mi sembra che amici era una scuola per talenti che sapevano fare di tutto non avere solo un timbro di voce o con storie tristi alle spalle pur essendo rammaricata per le storie vissute
Gli adulti dovrebbero essere i primi a insegnare il rispetto , guardando sky vivo io sapevo che Grazia aveva insultato Marco dicendo che aveva il vibrato di una pecora , che sembrava un asino che raglia , un insegnante nn dovrebbe mai comportarsi così , dovrebbe essere l'esempio di un buon comportamento.
Quello che ha sopportato Marco io nn so se sarei riuscita a farlo alla sua età.
Inoltre la sig faceva anche la pettegola durante le lezioni con gli altri alunni ,altro bell'esempio.
Marco si è solo difeso e ha fatto bene, forse qualche volta esasperato ha "esagerato" , ma come combattere contro tanta poca obiettività?
Contro gli insulti , i continui no dettati solo dalla sua predilizione per i suoi alunni preferiti che così santi nn sono , noi ne abbimao viste tante su sky ,Roberta ha buttato bottiglie addosso a Maria Luigia ,ha sputato a Giuseppe ,ha sempre fatto la maestrina , e comandava tutti a bacchetta...Ma questo nn si guarda vero ? Beh io sono felice che il povero ragazzo sardo come lei lo definì ,gliel'ha messo in quel posto a lei e a tutti.
Basta guarda Marco , il suo volto, l'abbraccio con luca per capire che Marco è solo un ragazzo schietto , semplice , diretto senza filtri..sono felice per lui ..ho votato per lui..
Certo, continuiamo a premiare la maleducazione, la cafoneria e gli insulti. Sono 2 anni che Amici a preso questo andazzo.... un Talent Show dovrebbe premiare il talendo e nel caso di Amici anche la duttilità nelle discipline (Canto, ballo, recitazione)che Marco, per altro, a mio avviso, non ha affatto ed è pure stonato. Si, alla finale ha cantato bene ma mi sembra molto poco in confronto a l'impegno che avrebbe dovuto avere durante tutto l'anno. Così si insegna solo che nella vita basta avere un timbro di voce per avere successo.
Per me quest'anno allievi ed insegnanti hanno dato pessimo esempio a chi li ha guardati!!!!
alcune persone sono veramente stupide.....per fortuna non e il caso di marinella e max...sono pienamente d'accordo con voi...io sarei curioso di vedere una sfida tra marco carta e dennis fantina.....per ki se lo ricorda...ovviamente finke votano le ragazzine ingenue si sa ki vince...ah dimenticavo,gli sms per le votazioni;se marco fa guadagnare 10000 voti e gli altri 500 ovvio ke fanno andare avanti lui...vi ricordo ke si vota con i soldi...ma che caso......viva i furbi.....
Posta un commento