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lunedì 10 marzo 2008

Scandalo a Luci rosse. C’era chi spendeva anche 500 euro per una notte di sesso. Racconti imbarazzanti.

I clienti raccontano i segreti dei privè del sesso. L’inchiesta si allarga.
(La Città di Salerno) C’erano i giovani o gli uomini di mezza etá che frequentavano il privé sporadicamente, tanto per divertirsi un po’; c’erano poi quelli che erano entrati in comitiva in occasione di feste di addio al celibato; e, infine, c’erano i "fedelissimi", quelli cioè che in una sola notte erano capaci di spendere tra i 300 ed i 500 euro, magari per stare sempre con la stessa ragazza. Racconti, retroscena, nomi; e qualche matrimonio giá in crisi.

Da alcuni giorni, infatti, i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Salerno, guidati dal maggiore Merone e dal maggiore De Maio, hanno iniziato ad interrogare come persone informate sui fatti i circa 300 "soci" dei privé "Contatto" e "Fantasy", i locali a luci rosse sottoposti a sequestro perché, secondo l’accusa, erano in realtá delle vere e proprie case d’appuntamento, con tanto di tariffe e prestazioni particolari. Convocati su ordine del pm Giusti - titolare dell’indagine che ha portato, fino ad ora, all’emissione di sette misure cautelari - i clienti-soci (alcuni, oltre ad essere stati inseriti in una speciale lista di frequentatori sequestrata dai carabinieri hanno anche lasciato una copia del loro documento d’identitá) devono ora rispondere alle domande degli inquirenti. Confermando modalitá di accesso ai due locali, il pagamento richiesto, le prestazioni ottenute.

Racconti imbarazzanti per molti che, prima di vedersela con i carabinieri, hanno dovuto spiegare a moglie e fidanzate il perché di quella convocazione. Con le relative conseguenze del caso. Interrogatori attraverso i quali i carabinieri stanno acquisendo nuovi elementi da sottoporre all’esame del pm Giusti: l’inchiesta, partita sulla base di una serie di appostamenti all’ingresso dei locali e poi sviluppatasi sulla scorta di intercettazioni telefoniche, si muove su più piani. Il principale è quello strettamente legato al presunto "giro" di sfruttamento della prostituzione che, oltre al "Contatto" di Salerno e al "Fantasy" di Fisciano, interesserebbe altri locali a "luci rosse" disseminati sul territorio provinciale e regionale. Un vero e proprio circuito del sesso, un "sistema" che, grazie alla disponibilitá di ragazze e signore spesso insospettabili, sviluppa fatturati da migliaia di euro a settimana. Decine di "belle di giorno" che in casa propria o nei locali "hard" si concedono per poche centinaia di euro. Costrette a subire le angherie di clienti spesso ubriachi e violenti, come raccontano alcune prostituite nelle loro telefonate intercettate dall’Arma. Un mondo che, lentamente e con difficoltá, i militari del Reparto operativo stanno tentando di fare emergere, anche con il contributo dei tanti clienti disposti a pagare per poche minuti di intimitá.

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1 commento:

pedro ha detto...

che cavolata,sembra che viviamo in un paese di veginelle,ma svegliamoci,o almeno svegliatevi; sappiamo tutti che ci sono locali di questo genere in tutta italia,anche in tutto il mondo però.