(River-blog) I principali siti di informazione italiana l’hanno ribattezzata la “porno prof di Pordenone”. Un’etichetta che non le va giù per niente: “Io col porno non c’entro proprio niente”. Lei si chiama Anna Ciriani, e sul web usa il nickname di “Madameweb”. Professoressa di lettere a Pordenone, in un corso serale per adulti, è stata sospesa dall’insegnamento, dopo che la direzione regionale scolastica del Friuli è venuta a conoscenza della sua vita virtuale. Una vita fatta di foto e video a luci rosse, ma sempre chiaramente distinta da quella reale. I vertici scolastici se la sono presa dopo che su internet hanno iniziato a circolare le foto di una sua “frizzante” performance alla fiera dell’Eros di Berlino. Lei, adesso, gestisce un sito e un forum, e continua a raccogliere moltissimi attestati di solidarietà, soprattutto dal popolo del web. River-blog l’ha intervistata (grazie a Notiziegay per l’interessamento).
Il capitolo “insegnamento” è chiuso del tutto per te?
No, sono in attesa di conoscere il provvedimento disciplinare che l’istituzione scolastica prenderà nei miei riguardi. Io non sono stata licenziata, bensì sospesa: pertanto a breve saprò quando potrò fare ritorno a scuola.
La cattiveria più brutta che abbiano scritto su di te.
Di gente cattiva il mondo è pieno, lo sappiamo tutti, ma devo ammettere con sincerità che ho ricevuto molta solidarietà. Le cattiverie tendo a dimenticarle, mentre ricordo, con grande piacere e riconoscenza, le buone azioni e gli interventi positivi che la gente fa nei miei confronti. Chiaramente, il mio modo di vivere libera ha suscitato molte critiche e polemiche, ma unicamente da quelle persone che io ritengo siano ipocrite, moraliste, invidiose e frustrate. Sono le stesse persone che poi discriminano e perseguitano chi non la pensa come loro o sono diverse nel proprio modo di essere e di vivere.
C’è stato qualche politico che ti ha dato la sua solidarietà?
No, nessuno! Anzi hanno solo strumentalizzato il mio caso per farsi propaganda politica. Uno su tutti l’Onorevole Volontè dell’UDC che ha chiesto un’interrogazione parlamentare sul mio caso e ha definito imbarazzante il silenzio del Ministro Fioroni. Oggi come oggi, i politici non perdono occasione per strumentalizzare a loro vantaggio tutto ciò che la cronaca riporta! Ecco che fatti devastanti come le morti bianche dei lavoratori o fatti di minore importanza come il mio,
vengano strumentalizzati non per una vera e giusta causa, ma solo per richiamare l’attenzione dei media e far vedere alla gente che il loro partito si muove per risolvere i problemi. Molto spesso i politici parlano a sproposito, senza cognizione di causa e senza conoscere i fatti. Ci vorrebbero meno parole e più fatti, oltre che più onestà e sensibilità!
Sei rimasta in contatto con i tuoi studenti?
Premetto che insegno agli adulti e che la scuola in cui io insegno si trova a 25 km dalla mia città, pertanto non è semplice incontrarli. Sono comunque rimasta in contatto atttraverso un mio collega che puntualmente mi porta i loro saluti e la loro solidarietà per il difficile momento che sto attraversando.
Un insegnante pedofilo ha avuto la possibilità di tornare tra i banchi. Tu hai fortemente criticato questa scelta. Due pesi e due misure?
Si, è così! Partiamo da una premessa: io non ho mai avuto comportamenti o atteggiamenti compromettenti in ambito professionale! La mia integrità morale e il mio ripsetto per la scuola e gli alunni sono sempre stati impeccabili! Quanto la scuola mi ha contestato, è avvenuto unicamente per i miei comportamenti privati in occasione della fiera a Berlino. Diverso è stato per l’insegnante condannato per pedofilia, che utilizzava i computer della scuola per commettere i suoi sporchi reati, così come diversa era la situazione della pornoprof di Lecce che si faceva palpare in classe da alunni minorenni, o peggio, della pornoporf di Nova Milanese scoperta da una collega mentre aveva dei rapporti sessuali in aula con i suoi studenti
minorenni. Il pedoprof è stato condannato e sospeso, ma il giudice del lavoro l’ha reintegrato a scuola, stessa cosa per l’insegnate di Lecce alla quale sono stati dati due mesi di sospensione da parte delle autorità scolastiche e ha un procedimento penale in corso per i reati contestati. L’insegnante di Nova Milanese è stata giustamente radiata per la gravità dei reati commessi. Nel mio caso non ci sono reati commessi né a scuola nè fuori. Quanto mi viene contestato sotto il profilo disciplinare riguarda unicamente il mio comportamento tenuto al di fuori del mio ambito professionale in quanto mi
trovavo in un altro Stato, a oltre 1000 km di distanza e con mio marito. Ricordo anche che vi sono leggi che mi danno ragione, a partire dalle L. 675 del 1996 e il D.L. 196 del 2003 che recitano: “Un dipendente statale non può essere sospeso per i suoi comportamenti sessuali”!
Come l’ha presa la gente che vive intorno a te?
La maggior parte dell’opinione pubblica si è schierata dalla mia parte, viste le numerose email che ricevo ogni giorno di solidarietà e affetto. Ho avuto anche molta solidarietà da parte di persone che mi riconoscono per strada o in luoghi pubblici, che mi salutano e mi danno conforto con le loro parole. Comunque ci sono anche delle persone che la pensano diversamente e che mi giudicano negativamente per quello che ho fatto. Io rispetto la loro opinione, non voglio giudicare nessuno! Sono molto contenta della reazione che i miei amici e conoscenti hanno avuto a seguito di questa vicenda, perchè tutti mi sono stati vicini, alcuni parlandone apertamente e dimostrandomi la loro solidarietà e immutata stima, altri facendo finta che nulla sia mai successo. Per quel che riguarda la mia famiglia ho avuto subito molto sostegno, anche se ho avuto sempre una grande serenità interiore, senza avere mai pianto per quello che mi è accaduto!
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