Lettere a Dagospia,
Caro Dago, per quanto abbia ormai deciso di rinunciare, almeno provvisoriamente, all'esercizio del diritto di voto, una folgorazione ieri mi ha quasi convinto a cambiare idea e tornare a dare il solito voto alla solita sinistra per ricevere la solita delusione. L'illuminazione mi è venuta leggendo sul tuo sito l'intervista a Costantino dalla quale cito, cogliendo fior dal fiore, la seguente: "Sono di destra perchè senza la destra e canale 5 non esisterebbe Costantino".
Altro che we care, we can e altre idiozie simili, lo slogan del PD (ma utilizzabile anche da un partito di sinistra) non può che essere questo: "senza la destra e canale 5 non esisterebbe Costantino". E' perfetto. Ha il pregio della sintesi, è comprensibile a tutti, non è radical chic, non cita gente che si vergognerebbe di essere citata da questi cioccolatai scambiati per leader politici e, non ultimo, suona anche bene. "Senza la destra e canale 5 non esisterebbe Costantino". Dai che una piccola speranza forse c'è.
Mic.
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Ho trovato davvero di cattivo gusto la scelta di Fini di far presenziare in prima fila la sua nuova compagna alle esequie della madre. Di cattivo gusto nei riguardi della figlia, il cui posto legittimamente doveva essere a fianco al padre per onorare la nonna, di cattivo gusto nei riguardi della moglie, comunque nuora titolare, che non si è sottratta alla prevedibile umiliazione e signorilmente ha seguito la cerimonia appartata; ma soprattutto di pessimo gusto e provocatorio nei riguardi della Chiesa che non riconosce, anzi condanna, i rapporti di concubinato. Per dirtela tutta, Dago, non è l'unica scelta di Fini che ultimamente io approvi. Ma questo è un altro paio di maniche e di tacchi.
Fiorella N.
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