(Igi/Pe/Adnkronos) "Un passo importante, e' un salto anche se non ha alcun valore giuridico". E' quanto affermano Tommaso Grandis e Giorgio Perissinotto, rispettivamente 28 e 35 anni, responsabile amministrativo di alcuni locali notturni e magazziniere, in una intervista al 'Corriere della Sera' e che, il 3 febbraio del 2007 hanno ricevuto dal Comune di Padova per primi l''attestazione di iscrizione nell'anagrafe quale famiglia anagrafica costituita da persone coabitanti legate da vincoli affettivi', insomma un 'certificato di unione d fatto'.
"Ci aspettavamo che la cosa avesse un impatto a livello locale - dicono Grandis e Perissinotto - ...la prima coppia gay che si iscrive all'anagrafe...ma non pensavamo di finire sui giornali nazionali e di essere invitati in tutte le trasmissioni tv". "In questo modo siamo usciti dall'ambiguita', siamo una coppia normale. E questo e' quello che abbiamo cercato di dimostrare in tv. In piu' di una occasione ci hanno chiesto di baciarci pero' noi non abbiamo mai voluto. Di sicuro una cosa cosi' avrebbe fatto effetto, l'effetto sbagliato e noi invece volevamo dare un'immagine positiva". "Gli incontri con i politici - dicono riferendosi a momenti deludenti in cui si sono sentiti attaccati - ci hanno lasciato l'amaro in bocca".
"Almeno e' un certificato che possiamo mostrare - dicono Grandis e Perissinotto convinti dell'utilita' dell'attestato - Ad esempio in ospedale se ce ne dovesse essere bisogno. E poi cosi' non ci si deve piu' nascondere. Speriamo di avere stimolato un po' di coraggio anche in altre coppie gay. Purtroppo qui a Padova solo una decina finora hanno seguito il nostro esempio".
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