(Apcom) Il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, si autodenuncerà lunedì ai carabinieri per aver commesso fatti analoghi a quelli imputati dalla procura di Napoli a Silvio Berlusconi per la famosa telefonata con Agostino Saccà. "L`illuminazione - racconta in un'intervista al Giornale - mi è venuta dopo la richiesta di rinvio a giudizio per Berlusconi". Dopo la vittoria del centrosinistra, afferma Cossiga, "intervenni a favore di Donna Bianca Berlinguer, ovvero di mia nipote, perché le fosse assicurata una posizione di maggior rilievo nel Tg3, e della signora Federica Sciarelli, già peraltro premiata con l`affidamento della conduzione della brillante trasmissione 'Chi l`ha visto?'. E ciò al fine di rafforzare la sua influenza nella Rai".
Le interessate negano, ma Cossiga insiste: "La signora Sciarelli venne a chiedere che intervenissi sul capo del personale affinché le fosse aumentato lo stipendio. Donna Bianca Berlinguer venne a chiedere una posizione più eminente" precisa l'ex presidente ammettendo che le "raccomandazioni a favore di Donna Bianca Berlinguer non partorirono alcun risultato positivo. Quelle a favore della signora Sciarelli ebbero sul piano economico un risultato largamente positivo".
"Nelle campagne elettorali tutti usano le raccomandazioni. D`altra parte mi sa dire uno che in Rai non sia raccomandato? Io non ne conosco" prosegue il senatore citando, tra i suoi raccomandati, Giuseppe Fiori "che poi ha scritto libri bellissimi anche su Enrico Berlinguer. Fui io a farlo assumere alla Rai di Cagliari e poi a farlo trasferire a Roma".
Sulle vicende Rai, secondo Cossiga, c'è un velo di ipocrisia e nessuno parla apertamente di raccomandazioni "perché per fare politica, saper dire bugie non è necessario ma è utile. Anzi essere ipocriti è utile".
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