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lunedì 21 gennaio 2008

Gesù. Polemiche per quello gay in Australia mentre in Iran la tv di stato vuole portarlo sul piccolo schermo.

Gesù gay in Australia, scoppia la polemica.
Sedotto da Giuda: infuriati i responsabili della chiesa anglicana. In Iran in arrivo un telefilm su Cristo.

(Elmar Burchia - Il Corriere della Sera) Come scrive quest'oggi il Sydney Morning Herald, il Gesù australiano verrà sedotto da Giuda Iscariota. Nel controverso spettacolo, che nel 1997 era andato in scena negli Usa, Gesù celebra anche un matrimonio gay tra due apostoli. Infuriati i responsabili della Chiesa anglicana australiana che bollano la rappresentazione come "falsa e offensiva".

ATTACCO - «E' un nonsense storico. Non andrò a vederla. La vita è già troppo breve», ha detto l'arcivescovo di South Sydney, Robert Forsyth. La pièce, intitolata "Corpus Christì" è dell'americano Terrence McNally e dovrebbe andare in scena il prossimo 7 febbraio al New Theatre di Newtown nel quadro del Martedì grasso gay e lesbico di Sydney. Il regista Leigh Rowney, che si definisce cristiano, ammette che lo spettacolo possa offendere i credenti ma sottolinea che l'intento è aprire un dibattito in seno alla Chiesa sull'omosessualità. Contrari anche le associazioni delle famiglie che hanno definito tale idea "blasfema".

IRAN - Nel frattempo, il canale di stato dell'Iran vuole portare sul piccolo schermo entro quest'anno per la prima volta un telefilm su Gesù Cristo. A quanto riferisce l'agenzia di stampa iraniana FARS, il progetto televisivo pervede un budget di oltre 3,5 milioni di euro. Sono previste 20 puntate e la sceneggiatura vedrà la vita di Gesù da un punto di vista dei musulmani. Infatti, secondo la dottrina religiosa musulmana Gesù non è altro che un profeta, e non il figlio di Dio. Per girare la serie, "Jesus, the Spirit of God" ("Gesù, lo Spirito del Signore"), tratta dall'omonimo film per il grande schermo, premiato lo scorso anno anche al "Religion Today Filmfest" di Roma, è stato chiamato il regista iraniano Nader Talebzadeh.

MUSULMANI - Il film propone un originale punto di vista sulla vita e sul messaggio di Gesù, facendo incontrare la narrazione cristiana e quella islamica. Il regista è nato a Teheran nel 1953, si è diplomato in letteratura inglese e laureato in regia alla Columbia University negli U.S.A. È autore di molti documentari, e "Jesus, the Spirit of God" è il suo primo film. E' stato proiettato, senza grande successo di pubblico, in soli cinque cinema iraniani durante lo scorso mese del Ramadan. Di particolare c'è che Gesù, come conosciuto dal pubblico occidentale, avrà anche in questo caso capelli biondi e la pelle chiara. Tuttavia, a differenza del film di Mel Gibson "La Passione di Cristo" non ci sarà alcuna scena della crocifissione. Nel film di Talebzadeh, Dio salverà Gesù dalla croce e salirà direttamente in Cielo.

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