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martedì 1 gennaio 2008

Beppe Grillo contro i giornalisti, la Fnsi si ribella.

(Prima) Un discorso con due bandiere intorno alla gola, una "parodia" di quello di fine anno del presidente della Repubblica, che ora porta il comico genovese ad attaccare i giornali ed i giornalisti. E così Beppe Grillo, annuncia che il prossimo V-Day, il 25 aprile, avrà l'obiettivo di abolire i finanziamenti pubblici ai giornali. Nel suo 'messaggio di Capodanno', pubblicato sul blog, il comico dice che c'è un'"Italietta che è in coma da 15 anni. Dal 1992 è tenuta in cura farmacologica da parte dei media". "Bisogna cominciare a vedere - ammonisce Grillo - chi è il nemico: nel V-Day scorso, dell'8 settembre, non si sono incazzati tanto i politici, ma i giornalisti, questa casta di gente, la vera casta che c'è in Italia. Ve ne siete accorti, no? Migliaia di schiavi vergognosi, messi li a pecorina, a 90°. Una cosa indegna". Secondo il comico-polemista i giornalisti "si somigliano tutti, non li distingui più se non quello grasso da quello magro. Riotta è uguale a Mimun che è uguale a Belpietro che è uguale a Giordano che è uguale a Fede. Sono tutti uguali. Si distinguono le élite di questi grandi maggiordomi". Per Grillo il mondo dell'informazione "è una poltiglia dove si sono mischiate imprenditoria, politica, mafia e media. Vai in un consiglio d'amministrazione di un giornale e ci sono gli imprenditori, vai in un consiglio d'amministrazione di una banca e ci sono imprenditori, politici e giornalisti. Un giornalista può diventare deputato. Altro che conflitti di interessi, siamo andati oltre". "L'unico modo di far cambiare veramente questo Paese, secondo il mio punto di vista prima che diventi pazzo del tutto, è battere dove c'è la ragione della democrazia, dove dovrebbe essere tutelata: l'informazione. Scomparsi i grandi giornalisti come Biagi, Montanelli e altri, non ci rimane più nulla", sostiene Grillo. "Ecco perché - annuncia - farò il V-Day prossimo il 25 aprile: il giorno della Liberazione. Liberiamoci da questa informazione, liberiamoci da questa gentaglia. Gli togliamo i finanziamenti, vediamo di impostarla bene perché la mia vita ormai è su queste cose". "Il V-Day - ribadisce ancora nel suo blog Grillo - bisogna farlo su questo: togliere i finanziamenti ai giornali. Il 25 aprile del 2008 ci sarà una liberazione vera, in tutte le città succederà qualche cosa. Dovremo far succedere qualcosa, con i media in silenzio e ci mancherebbe che ne parlassero. Sarà la loro condanna. Vi do appuntamento al 25 aprile per avere un'informazione libera in un Paese finalmente libero e ricominciare dall'inizio. Liste civiche e cittadini informati, abbiamo bisogno di questo - conclude - non di politici". Non è mancata la reazione della categoria messa sotto accusa: i giornalisti. "Spiace che Beppe Grillo abbia bevuto del pessimo spumante nel brindisi di Capodanno. Altrimenti non avrebbe usato toni così grevi verso la generalità del giornalismo italiano". Così Franco Siddi e Roberto Natale, rispettivamente segretario e presidente della Fnsi, commentano in una nota congiunta il 'messaggio di Capodanno pubblicato sul suo popolare blog da Beppe Grillo. "Che l'informazione abbia notevoli problemi - sottolineano i due rappresentanti del sindacato dei giornalisti - non abbiamo aspettato Grillo per denunciarlo. Così come da tempo stiamo reclamando dalla politica (dal centrodestra ieri, dal centrosinistra oggi) quelle riforme che dovrebbero dare al lavoro delle redazioni condizioni di maggiore autonomia: il conflitto di interessi, la riforma dell'emittenza e della Rai, la riforma dell'editoria e del sistema delle provvidenze, la riforma dell'Ordine". "Se Grillo è interessato sul serio a cambiare il sistema, si può fare persino un pezzo di strada insieme. In caso contrario - concludono Siddi e Natale - non ci faremo intimidire dagli insulti".

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