Storia naturale del virus - Il virus sarebbe circolato "inosservato" negli Stati Uniti per almeno dodici anni.
(Le Scienze) Un gruppo internazionale di ricercatori dell'Università dell'Arizona, del Centro per la genetica antica dell'Università di Copenaghen, dell'Università di Edimburgo e dei CDC di Atlanta ha condotto una ricerca di genetica molecolare dal quale risulterebbe che il virus dell'HIV sarebbe passato dall'Africa (dove avrebbe fatto la sua prima comparsa negli anni trenta) ad Haiti intorno alla metà degli anni sessanta, per diffondersi solo successivamente negli Stati Uniti e quindi nel resto del mondo.
Tom Gilbert - primo firmatario di un articolo apparso sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) in cui viene descritta la ricerca - e colleghi hanno sviluppato un modello dei movimenti e dei tempi di diffusione del gruppo M, sottotipo B del virus dell'HIV - il ceppo predominante al di fuori dei paesi dell'Africa sub-sahariana - basata sull'analisi genetica computerizzata di campioni ricavati dai più vecchi pazienti colpiti da AIDS.
I ricercatori hanno analizzato infatti il sangue di cinque dei primi pazienti identificati negli Stati Uniti come affetti dalla sindrome da immunodeficienza acquisita, che erano da poco immigrati da Haiti, confrontandoli con campioni di altri 117 pazienti di altre nazioni di tutto il mondo.
Secondo i ricercatori, i ceppi haitiani hanno formato il "tronco" dell'albero genetico di questa famiglia di virus con una certezza del 99,8 per cento.
Il percorso seguito dal virus fin dalle sue origini africane è stato oggetto di un lungo dibattito, ma secondo gli autori la spiegazione più semplice è che il virus sia arrivato dapprima ad Haiti (presumibilmente nel 1966) e che successivamente, attraverso un singolo evento di contagio, abbia iniziato a circolare negli Stati Uniti intorno al 1969. I risultati dei ricercatori sembrano quindi indicare che l'HIV-1 sia circolato negli Stati Uniti per almeno 12 anni prima di essere identificato. (gg)
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