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giovedì 1 novembre 2007

Nuovo allarme HIV: anche una bassa carica virale trasmette l’infezione.

E questa volta la notizia arriva da una fonte autorevole: lo studio è stato pubblicato dalla prestigiosa rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" secondo cui la mutazione è dovuta ad una naturale evoluzione del virus che cerca di rendere più efficace la trasmissione interumana.


(Elisabetta Coppola - clicMedicina) È stato osservato infatti che all'epidemia di AIDS possono contribuire anche i soggetti con cariche virali più basse di quelle fino ad ora considerate come limite minimo di trasmissibilità, ed a questo si aggiungerebbero fattori genetici virali non ancora ben identificati in grado di modulare la gravità dell'infezione. Queste ipotesi evoluzionistiche meritano certamente ulteriori indagini, così come ammesso dagli stessi autori, ma se verificate, il fenomeno della "virulenza adattabile" avrebbe importanti conseguenze pratiche per l'attuazione di interventi di salute pubblici.

Un aiuto potrebbe arrivare dalla circoncisione, cioè l’asportazione del prepuzio, mentre il glande rimane perennemente scoperto. La circoncisione di massa quale strumento per la riduzione della trasmissione, infatti, potrebbe modificare il rapporto esistente fra carica virale e trasmissione del virus. L'asportazione del prepuzio avrebbe una doppia finalità: da una parte rimuovere uno strato di epidermide con cellule molto vulnerabili all'infezione, e dall'altra permettere al glande di sviluppare, negli anni, una pelle più spessa meno sensibile alle infezioni. Pertanto un soggetto circonciso avrebbe minori possibilità di essere contagiato da soggetti con basse cariche virali. Studi effettuati in Africa (precisamente in Uganda, Kenya e Ruanda) hanno dimostrato che la circoncisione è un valido strumento per ridurre la trasmissione dell'HIV. I numeri parlano chiaro poiché dai dati emersi fin’ora, in Kenya le infezioni si sono ridotte dal 53% ed in Uganda del 48%, e secondo l'agenzia dell'Onu Unaids, questa procedura potrebbe evitare 5,7 milioni di nuove infezioni e 3 milioni di morti nei prossimi 20 anni nella regione Ruandese.

Ma poiché la cautela non è mai troppa non bisogna dimenticare che il preservativo rimane indispensabile per proteggersi dal virus, anche per i soggetti circoncisi, e che l'arma più efficace è quella di evitare rapporti sessuali a rischio.

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1 commento:

Unknown ha detto...

Grazie per aver pubblicato un mio articolo.
Sono contenta che vi sia stato utile.
Elisabetta Coppola