(Panorama) Il mese di novembre a Torino è dedicato all’arte contemporanea, arte che va in mostra e in fiera: oltre alla fermente attività delle grandi istituzioni (ossia il Castello di Rivoli, GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte e la più recente Fondazione Merz) dal 9 all’11 novembre torna per il quattordicesimo anno Art-issima, una delle più grandi mostre mercato europee. I fini sono commerciali, ma l’attenzione è dichiaratamente dedicata ai giovani artisti: un fitto stuolo di curatori e critici hanno scelto le 131 gallerie (metà italiane e metà straniere), che a loro volta hanno scelto i loro pupilli da presentare a collezionisti, appassionati e curiosi provenienti da tutta l’Italia.
Ad Artissima fa il verso in modo eccelso Parat-issima, un evento parallelo creato da Parassito, l’associazione paraculturale che “combatte la paranoia e la paralisi” perché “l’arte è anche quella dei parartisti nei paraspazi”. Pochi soldi, pochi nomi e niente Lingotto: Parat-issima quest’anno (la mostra è itinerante ed è al suo terzo anno di vita) riesce ad avere a disposizione le Ex-Carceri Le Nuove, location dismessa e poco conosciuta dove dal 9 all’11 novembre esporranno giovani artisti e creativi italiani e non solo.
Si tratta di giovani fotografi, pittori, scultori che usano l’arte per raccontare e raccontarsi e che sono quindi sempre alla ricerca di una vetrina. E non possono lamentarsi: lo spazio è enorme e unico. Un bel passo avanti per un evento che due anni fa ha visto la luce in un appartamento in ristrutturazione di Via Po, con 7 artisti e ben 300 visitatori in una sola sera. Per esporre a Parat-issima bastano 25 euro e l’ingresso al pubblico (dalle 18.00 alle 24.00) è gratuito (mentre ad Art-issima i costi sono decisamente superiori per spettatori, galleristi e acquirenti).
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