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martedì 19 agosto 2008

Si allunga la lista degli “omocidi” romani. Aggiornamento sul delitto al quartiere Aurelio.

Il palazzo in cui viveva la vittima

(River-blog) E’ stato trovato dalla sua badante in un lago di sangue, nella sua abitazione, con una evidente ferita alla testa, segno che era stato colpito con un corpo contundente. Mi bastano questi pochi elementi per intuire che si possa trattare di un “omocidio“, termine che va ad indicare quella particolarissima categoria di omicidi ai danni degli omosessuali. Ne ho visti diversi, di casi così. Lui (Alberto Falchetti) aveva 59 anni, era un architetto, e recentemente aveva iniziato un’attività di editore. Il suo cadavere è stato trovato stasera alle 20 in via Agostino Valerio, nel quartiere Aurelio, dalla sua badante (nella foto la polizia davanti al portone del palazzo). Oltre al cranio fracassato, aveva dei lividi sul collo. Secondo alcuni vicini aveva da poco iniziato una relazione. Come si fa a dire, in questo caso, che si trattava di un gay? In due modi:

Ansa: “La vittima, secondo indiscrezioni, era un omosessuale”
SkyTg24 e Corsera: “L’omicidio potrebbe essere maturato negli ambienti omosessuali”

titolocadavere by you.

Già. Questi squallidi e torbidi ambienti omosessuali… Peccato che spesso a uccidere siano marchette eterosessuali, frustrate e arrabbiate con quel corpo che si trovano davanti, e che hanno appena dovuto soddisfare. Gli omocidi - suggerisco la lettura di questo libro - vengono quasi sempre commessi dai ragazzi che battono i marciapiedi. Spesso ragazzi dell’Est, rimorchiati nei viali di valle Giulia, disposti a tutto per rubare qualche euro in più. Sono omicidi dettati da un raptus (i casi di cadaveri col cranio fracassato da un corpo contundente sono moltissimi). E protetti, spesso, dall’omertà che circonda questo genere di incontri, di cui non si parla neanche agli amici più stretti.

Aggiornamento/ Già domani dovrebbe essere eseguita l’autopsia sul corpo dell’uomo. Terminati i rilievi della polizia scientifica nell’appartamento dell’uomo, si saprà (difficile che lo sappiano i giornalisti in questa prima fase di indagini) se ci sono delle impronte “buone” o se sono stati lasciati altri segni. Saranno anche sentiti gli amici della vittima e si controlleranno i tabulati del suo cellulare, per vedere le chiamate in entrata e uscita le ore prima del delitto. La polizia ha anche sequestrato l’auto dell’uomo, una Lancia, alla ricerca di eventuali indizi (foto sotto).

L'auto della vittima.


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