(Panorama) Il senatore Filippo Berselli, torna a riproporre il pugno duro contro la prostituzione. Chiede, il presidente della commissione Giustizia in Senato, di applicare a tutto il terrotorio nazionale la norma anti-lucciole, che assimila le prostitute ai “soggetti peicolosi”, già attiva a Rimini, attraverso una circolare del ministero dell’Interno. “Sarà di fatto una disposizione ai questori” sottolinea il senatore Pdl “affinché valutino ciò che ha fatto il questore di Rimini per applicarlo poi sul proprio territorio”.
Berselli ha avuto una conversazione telefonica col ministro dell’Interno, Maroni, sulla questione. Ho spiegato a Maroni” afferma Berselli “che cosa ha fatto il questore di Rimini e lui mi è sembrato molto interessato. Mi ha assicurato che avrebbe parlato direttamente con questo questore per capire meglio i dettagli della vicenda. Ma sulla possibilità di poter rimpatriare le prostitute straniere, applicando la norma che già esiste”, ha assicurato Berselli, “il Ministro mi è sembrato molto attento e interessato”.
Tutto ha inizio a Rimini, dove il questore, Antonio Pezzano, ha ripescato una sentenza della Cassazione del ‘96 che estendevano alle prostitute la legge del 1956 sui soggetti pericolosi. Tale legge prevede che ci sia prima una diffida del questore a non delinquere, poi la possibilità di rinviare i “rei” al comune di residenza con foglio di via obbligatorio, infine, in caso di “disobbedienza”, scatta l’arresto da uno a sei mesi, il processo, e il rimpatrio obbligatorio. Il questore di Rimini, applicando questa misura, nel solo mese di luglio ha così emesso fogli di via obbligatori per 47 prostitute straniere. Quindi ne ha denunciate 40 che ora dovranno attendere il processo e, in caso di condanna, dovranno essere rimpatriate nel loro paese, con foglio di via obbligatorio.
Oggi il senatore Berselli, confortato dall’iniziativa del questore, ha chiesto proprio a Maroni una circolare ad hoc. “Per evitare un’applicazione della normativa a macchia di leopardo, sarebbe bene che intervenisse una circolare del Viminale. Poi, evidentemente, spetterà ad ogni questore valutare la situazione, ma, forti dei risultati raggiunti a Rimini, dove la prostituzione si è dimezzata soltanto nel giro di un mese, confido che verrà applicata, in breve, a livello nazionale”.
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