Una ventina di omosessuali cubani hanno inscenato oggi una 'marcia dell'orgoglio gay'.
(Ansa) Una ventina di omosessuali cubani hanno inscenato oggi una 'marcia dell'orgoglio gay' per denunciare la 'violazione dei loro diritti' nell'isola, e uno degli organizzatori dell'iniziatuva e' stato trattenuto per qualche ora dalla polizia locale prima della manifestazione.
Come ha potuto constatare l'ANSA sul posto, la ventina di manifestanti, uomini e donne, si e' riunita a l'Avana con lo slogan 'per il rispetto della diversita' sessuale' durante mezz'ora circa, dopo di che si sono smobilitati a causa della scarsa partecipazione, come hanno indicato i manifestanti stessi.
Sul luogo della protesta non si sono visti agenti della polizia. Uno degli organizzatori, Ignacio Estrada, presidente della Lega cubana contro l'Aids, e' stato fermato nella capitale dai servizi di sicurezza e interrogato per un paio di ore prima della manifestazione, como ha spiegato lui stesso all'Ansa.
Mario Jose Delgado, vicepresidente della Fondazione di lesbiche, gay, bisessuali e trans (Lgbt), anche lui presente alla manifestazione, ha detto da parte sua che circa 400 persone hanno aderito finora alla sua organizzaione, che ha definito non governativa.
I diritti degli omosessuali, ha aggiunto Delgado, continuano ad essere violati a Cuba dove, come ha spiegato, la polizia e' solita disperdere i gay che si riuniscono in luoghi pubblici.
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