(Gay.tv) Newsnight, una sorta di Report inglese della BBC, ha trasmesso una cruda inchiesta sulle case di produzione di porno e sulla tendenza del mercato a favorire le scene di bareback a scapito del sesso sicuro. Questo ha portato a un netto incremento di infezioni da Hiv tra i lavoratori del porno. Indagata principale, la Icecream, importante casa di produzione inglese.
La casa si è difesa dicendo che gli attori vengono testati ogni 28 giorni, ma questo evidentemente non è bastato a favorire la diffusione di malattie a trasmissione sessuale tra gli stessi attori. Icecream, secondo quanto riportato dalla BBC, recluta i suoi attori attraverso il sito di incontri gaydar, tanto che un suo dipendente è stato condannato per aver utilizzato un minore in scene di sesso.
La BBC ha rivelato come, nelle settimane successive alla produzione di un film porno, 4 su 8 degli attori presenti siano risultati sieropositivi. Uno di loro, Clyde, era stato reclutato su gaydar ed è stata proprio la sua testimonianza a rivelare come nella realtà gli attori non venissero seriamente controllati e su quali fossero le condizioni di lavoro sul set.
Clyde veniva pagato 100 sterline a scena di sesso ed ha raccontato come la principale ragione a spingerlo verso il porno fosse stata la scarsa stima di se. Diventare una star del porno lo avrebbe reso famoso e rispettato, ma un giorno la clinica lo aveva chiamato per informarlo di essere hiv+. Clyde ha così deciso di denunciare alla BBC la realtà dell'industria pornografica ed ora la Icecream ha dichiarato di aver abbandonato la produzione di porno bareback.
Il porno bareback rappresenta tuttora il 60% delle vendite in Gran Bretagna: uno su 20 omosessuali inglesi è sieropositivo, percentuale che sale a uno su 10 a Londra.
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