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mercoledì 13 febbraio 2008

Sinistra arcobaleno. Bertinotti presenta il simbolo: Un governo con Veltroni? "Non e' alle porte".

(Dire) "On s'engage... ". Arrivando alla presentazione del simbolo della Sinistra arcobaleno, Fausto Bertinotti non nasconde che l'obiettivo della 'Cosa rossa' alle prossime elezioni e' un risultato a doppia cifra.

"Ci si prova", risponde infatti il presidente della Camera a chi gli chiede se sia possibile raggiungere questo risultato. "Ma io- aggiunge- non concepisco il voto solo in termini elettorali. Per noi la sfida consiste nel non rassegnarsi al duopolio che vuole cancellare la sinistra. Non possiamo rassegnarci all'idea che questa societa' non possa essere cambiata", aggiunge Bertinotti, che sembra escludere anche di correre come capolista in tutte le circoscrizioni: "Non c'e' bisogno di una personalizzazione eccessiva", motiva.

Alla presentazione del simbolo hanno parlato anche gli altri leader della Sinistra. Il verde Alfonso Pecoraro Scanio ribadisce: "I nostri candidati sottoscriveranno un impegno per cui non voteranno mai a favore di un governo con Berlusconi. Chiediamo un voto anche per evitare che domani si realizzi l'inciucio tra Berlusconi e Veltroni". E Oliviero Diliberto, il quale ha voluto fino all'ultimo che ci fossero tutti i simboli dei partiti oltre a quello della Sinistra arcobaleno, ora invita alla battaglia comune. "Il simbolo e' questo- dice in posa davanti all'arcobaleno della sinistra, andiamo alla battaglia". E a chi gli chiede se il risultato possibile sia quello del 10 per cento, risponde: "Non do mai i numeri".

Quanto al nuovo simbolo, sparisce la falce e martello, ma "non va via, ognuno la porta con se'", precisa il candidato premier Bertinotti, che aggiunge: "Qui stiamo parlando di un simbolo elettorale e la cosa da salutare positivamente e' che disponiamo di un nuovo simbolo per una nuova sinistra".

C'è pure lo slogan. S'engager. E il vocabolario nell'offrire il senso ('politiquement') del verbo francese e' netto: Impegnarsi. 'On s'engage', dice Fausto Bertinotti, ci impegniamo. Che, nel caso specifico, rispondendo a una domanda durante la conferenza di presentazione di simbolo e candidato, riguarda la possibilita' di ottenere nelle urne di meta' aprile una percentuale a due cifre di consensi, superare la soglia del 10 per cento insomma.

'On s'engage', dunque, per la prima uscita pubblica del candidato premier della Sinistra, dopo l'apparizione televisiva di ieri sera. Niente 'Yes, we can', in altre parole. Niente americanismi. Per Fausto Bertinotti, scelta raffinata e dal vago sapore antico.

Infine, il Pd. Un governo con Veltroni? "Non e' alle porte", secondo Bertinotti, che è pessimista sull'ipotesi che in un prossimo futuro si possano stringere alleanze di governo con il Pd. "La prima condizione, auspicabile, e' che Berlusconi perda- risponde Bertinotti partecipando alla presentazione del simbolo- e poi e' necessario che intervenga una riorganizzazione profonda dell'orientamento politico culturale del Pd che al momento non mi sembra alle porte. In ogni caso noi lavoriamo per contaminarlo", aggiunge Bertinotti.

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