Ad essere messi sotto accusa sono una serie di racconti pubblicati su Internet. E' il primo caso in 35 anni a riguardare materiale esclusivamente letterario.
(La Stampa) Quando l'arte e la letteratura diventano offensivi e possono essere definiti osceni? Al quesito dovrà rispondere un tribunale federale che ha messo sotto accusa una scrittrice, Karen Fletcher, e i suoi racconti. La donna è una delle poche persone negli Stati Uniti che si deve difendere dall'accusa di "oscenità", un reato federale raramente imputato al di fuori di materiale video e fotografico di tipo pornografico.
Questo è il primo caso in 35 anni - ovvero da quando la Corte Suprema ha definito il reato di oscenità - in cui è un testo scritto ad essere messo sotto accusa. I racconti della Fletcher sono pubblicati su Internet, e sono visibili solo a chi sottoscrive, e paga, un abbonamento. E' stata proprio il pagamento a incuriosire l'Fbi e a far sospettare un raro caso di pedo-pornografia scritta. Tutti i racconti descrivono la tortura e l'abuso di minorenni, e sono proprio queste dettagliate scene ad essere messa in discussione. "Le storie sono estremamente grafiche" ha dichiarato il vice procuratore Stephen Kaufman. La Fletcher, che rischia 30 anni di prigione, ha iniziato a scrivere e a pubblicare sul web i suoi racconti otto anni fa. Oggi sono 29 i lettori abbonati al suo sito. "Red Rose". La scrittrice ha spiegato che raccontare di violenze su bambini e ragazzi l'ha aiutata a elaborare un'infanzia segnata dagli abusi.
Secondo la sentenza "Miller contro California" la pornografia può essere definita oscena se "non ha meriti artistici, letterari o scientifici, se descrive l'atto sessuale in maniera offensiva e se è oscene secondo gli standard della società".
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