(Il sole 24ore) Ora che l'hanno detto Dolce&Gabbana, quel che tutti sussurravano ma nessuno voleva dire con chiarezza diventa ufficiale: "Natale è andato malissimo, i negozi erano vuoti, in giro c'è stanchezza". Parola del più celebre duo del mondo fashion, durante la tradizionale conferenza stampa di anticipazione della sfilata uomo autunno-inverno 2008-09, punteggiata da enormi cappotti di montone antigelo - a dispetto dell'annunciato surriscaldamento del pianeta - indispensabili in quei Paesi, come la Russia e le ex-Repubbliche sovietiche, che sono oggi tra i più scatenati acquirenti del lusso made in Italy ("Molti di loro - hanno precisato Dolce&Gabbana - vogliono capi preziosi ma no logo"). A ben vedere, i pochi che, in via Montenapoleone o in via Condotti, camminano carichi di shopping bag durante il sempre più corto periodo degli acquisti a prezzo pieno.
Si confermano, quindi, anche le comunicazioni d'Oltreatlantico sulle vendite natalizie, in forte calo in tutti i più prestigiosi department store clienti della moda italiana. Ed è ormai evidente che ai consumatori, anche a quelli d'alta gamma, bisogna dare qualcosa di nuovo, che non sia già appeso nell'armadio o ripiegato nei cassetti. Ed ecco che, nella prima giornata di Milano moda uomo, Raf Simons per Jil Sander dà la scossa alla platea di buyer e stampa estraendo dal cilindro l'effetto marmorizzato, una sorta di omaggio all'eccellenza di Carrara, con "vene" e arabeschi che ricordano i rivestimenti dei bagni anni Sessanta, declinati in cappottini, imper e abiti blu, verdi e grigi. E poi giacche in tessuto jacquard o in plissé di lana e seta lavorato orizzontale oppure verticale o, ancora, a "finestre".
Certo, ci vuole coraggio. Anche per indossare i pantaloni di tartan rosso in angora proposti da Ennio Capasa per Costume National, giacchette-bomber e guantini con le dita fuori stile piccola fiammiferaia, ma con il papillon. Mentre Cp Company, alla sua prima passerella, ha presentato il suo classico uomo che ama soprattutto i tessuti hi-ch, sullo sfondo di un videowall-Babele sintonizzato su tutti i Tg del mondo, da un'idea di Tiziana Finzi, vicedirettore del Festival di Locarno, con il quale il marchio di sportswear ha una liaison pluriennale. Come colonna sonora, musica elettronica e pianoforte "firmati" da Ludovico Einaudi.
In serata Versace, con parterre de roi: Beyoncé e Jay Z. Siprevede l'assalto di fan e fotografi.
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