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sabato 6 ottobre 2007

La morte del principe Harry di Daniel Edwards.

(Il Messaggero) “Iraq War Memorial: Death of Prince Harry” è l’opera ultima di Daniel Edwards, che già ci aveva abituato con numerosi precedenti (sì anche l’onnipresente Paris Hilton).

Probabilmente in questa occasione ci saranno più sdegno e più polemiche vista la figura autorevole colpita. Un Harry mutilato è ritratto disteso, vestito da soldato, una bandiera del Galles insanguinata, con la testa su una bibbia, degli spiccioli sugli occhi, un ciondolo di sua madre Diana sul petto, un avvoltoio ai suoi piedi e un mazzo di fiori rossi.
L’opera, secondo quanto dice lo stesso artista, è un omaggio a tutti quei coraggiosi eroi pronti a sacrificarsi per la patria. Harry rappresenta il simbolo di queste figure eroiche e di tutti quelli che avrebbero voluto ma non hanno potuto. Secondo Edwards, il principino si deve essere sentito morire quando gli è stato rifiutato il consenso per andare a combattere in Iraq. A me il principe delle birre (così definito da suo fratello) sembra più vivo e vivace che mai, nonostante la delusione.
Facile pubblicità o meno per tutti, quello che per me rappresenta la novità è il sito organizzato dalla galleria CKFA, per raccogliere le opinioni e i pareri degli spettatori a proposito del monumento commemorativo. Partecipazione diretta insomma su “Prince Harry Memorial” per un evento che parla ancora una volta più di effetto che di arte. E noi in un certo senso contribuiamo…

Iraq War Memorial: Death of Prince Harry, Trafalgar Hotel, stanza 118, Bridge Art Fair, Londra, dall’11 al 14 ottobre.






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