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mercoledì 26 settembre 2007

Manifestazione del 20 ottobre: perché il movimento gay di sinistra partecipa.

(Queerblog.it) Non molto tempo fa vi abbiamo anticipato “Una scossa per la riscossa“, la manifestazione indetta il 20 ottobre a Roma, voluta contro il protocollo del Welfare, da una manciata di attivisti, intellettuali, politici, esponenti del movimento della sinistra e della comunità glbt.
Ora la data si avvicina e tutti coloro che sono coinvolti nell’organizzazione della manifestazione sono in gran fermento. Anche i media di sinistra tengono le orecchie ben tese. Tanto da chiedere a Rossana Praitano (nella foto), presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli di Roma, un’opinione, un articolo per Liberazione, il quotidiano comunista.
L’articolo, dal titolo “Fattore Celsius” è un excursus metaforico e ironico (ma poi nemmeno troppo) su tutto quanto è successo e sta succedendo negli ultimi tempi. Una critica arguta al panorama politico italiano e la conseguente motivazione del perché il movimento omosessuale si sente coinvolto e partecipe di questa manifestazione di piazza. Eccovi qualche abstract che ci riguarda più da vicino.

Il caldo influisce sugli ormoni dei gay, che si affollano vicino alle piazzole, come quella di Treviso, dando pubblico scandalo e prova d’incontinenza sessuale. E’ necessario ristabilire l’ordine, fare pulizia, magari etnica, per la sicurezza dei cittadini, come ha sostenuto il vice sindaco Gentilini. Ma anche gli omosessuali che non fornicano all’aria aperta, hanno pretese che evidenziano il degrado dei tempi, così simile alla rivoluzione delle stagioni. Costoro vogliono stravolgere l’ordine naturale delle cose e della società, chiedendo pari dignità e uguali diritti. Molti politici rifiutano nettamente questa possibilità a difesa di sacri principi, altri temporeggiano e per ammansire checche e lesbiche, umanità eversiva che chiede diritti, offrono loro uno scenario mutante di acromini senza senso, tipo Pacs-Dico-Cus, che non si vuole comunque concretizzare.
Sarà per questo che molti credono che se un governo ha un programma, andrebbe rispettato. Sarà per questo che si è pensato ad una manifestazione di piazza dove si riparli di contenuti, che in quel programma dimenticato si possono trovare senza sudare troppo. E’ vero che il 20 ottobre cade in autunno, caldo per antonomasia pur se climaticamente dubbio, ma la manifestazione per quel giorno è proprio il fattore Celsius che vuole sfatare. Le stagioni sono quelle che sono, come la realtà. Un governo di centro-sinistra è sulla realtà che deve misurare la sua identità di centro-sinistra, rimanendo coerente a questa; altrimenti è come le stagioni: mutate e irriconoscibili.

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