banda http://blografando.splinder.com

mercoledì 26 settembre 2007

Anno Zero: quando un politico dice la verità.

La puntata di giovedì scorso di Anno Zero era dedicata al fenomeno Beppe Grillo: Santoro non si è fatto sfuggire il tema caldo del periodo dopo il grande successo in termini di ascolti ottenuto da tutti gli approfondimenti giornalistici, da Porta a Porta a Matrix, che si erano occupati del Vaffanculo Day dell’8 settembre e delle reazioni politiche al ciclone provocato dal comico-blogger.
Ospiti in studio Sabina Guzzanti, nella doppia veste di “sostenitrice del V-Day” e regista impegnata nella promozione del suo film “Le Ragioni dell’Aragosta“, Giovanni Sartori e Antonio Polito. Insieme a loro, come di consueto, Marco Travaglio. Il dibattito in studio si è sviluppato sulla traccia fornita dai filmati che mostravano l’intervento di Grillo dal palco di Bologna (mai visti integralmente nelle tv generaliste prima di allora) e la lucidità del Professor Sartori ha letteralmente illuminato la serata. Ad un certo punto, durante l’analisi del non-insulto a Marco Biagi, montato da Casini per buttare in caciara il V-Day, Antonio Polito, ex direttore de Il Riformista ora Senatore della Margherita, si lancia imprudentemente in un’affermazione che lascia basito il pubblico in studio e provoca la reazione di Travaglio.Come se fosse al bar con degli amici l’esperto comunicatore Polito mette a conoscenza gli italiani, elettori e non dell’Unione, che il Programma della coalizione di centro-sinistra è “inapplicabile” e costruito da una prassi volutamente ambigua che gli consente “di essere tirato da ogni parte“. Un po’ come dire: “Il governo ha un libretto delle istruzioni da 280 pagine, non si pretenderà mica che possa funzionare“.
Probabilmente gli Italiani, specialmente quelli che da quella parte hanno votato, se ne erano già accorti da un po’, ed è difficile decidere se indignarsi per la sfacciataggine di Polito o sorridere (per non piangere) di fronte a tanto innocente candore.
Insomma, anche in Tv si può riuscire a far dire qualcosa di vero ad un politico, una specie di miracolo. Resterebbe da spiegare perchè il brillante giornalista abbia deciso di andare a scaldare i banchi del Senato Italiano (sul libro paga di tutti gli italiani) se riteneva che la coalizione che lo candidava fosse basata su un mucchio di bugie e fesserie. Magari ce lo spiegherà lui stesso nella prossima comparsata tv, anche se io ad essere sincero una vaga idea ce l’avrei.

Sphere: Related Content

Nessun commento: