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venerdì 8 agosto 2008

Moda. Lacroix 'incontra' la fotografia.

In Memory of the Late Mr. and Mrs. Comfort: A Fable. Nadja Auermann as Mrs. Comfort and A Person Unknown as Mr. Comfort, New York, 1995. Photograph Richard Avedon. © 2008 The Richard Avedon Foundation.

Lo stilista ha curato Rencontres d'Arles, esposizione di cui sono protagonisti i migliori fotografi del mondo: fino al 14 settembre oltre sessanta mostre e tante iniziative per addetti ai lavori e appassionati. E la città nel sud della Francia si prepara, nei prossimi anni, a diventare punto di riferimento internazionale in materia di fotografia.

(Giacomo Leso - L'Espresso) Christian Lacroix e i migliori fotografi del mondo passano l'estate al festival di Arles. Due mesi di manifestazioni in cui, in un percorso di 60 esposizioni fotografiche turisti ed esperti potranno farsi un'idea precisa della creazione fotografica contemporanea.

Il celebre stilista, che è commissario d'esposizione, ha aperto lunedi 7 luglio - al fianco della ministro della Cultura francese Christine Albanel e delle tradizionali "Arlesiennes" in costumi tradizionali - i Rencontres d'Arles, manifestazione giunta ormai alla 39esima edizione, un evento culturale che ritmerà le giornate dei residenti estivi di questa cittadina del sud della Francia.

Arles dedica per i suoi mesi estivi decine di luoghi d'esposizione disseminati in tutta la città. La manifestazione, che chiude il 14 settembre, invaderà musei, chiese, ex-depositi delle ferrovie dello stato francesi, palazzi industriali e piazze. Protagoniste saranno le fotografie di Christian Lacroix, arlesiano di sempre, dei suoi fotografi di moda preferiti, di alcuni dei suoi ritrattisti preferiti.

Tra gli artisti presenti sia nomi prestigiosi che sconosciuti della fotografia, come quelli di Richard Avedon, Françoise Huguier, Jean-Christian Bourcart, Tim Walker, Guido Mocafico o Joachim Schmid.

Dopo la settimana "professionale", momento privilegiato dell'incontro fra fotografi, galleristi, editori, giornalisti, le esposizioni saranno aperte al pubblico. Sulle strade e sui marciapiedi della città sono state strappate e disseminate delle fototessere, quelle piene di effetti speciali sbagliati, come quelle tipiche dei matrimoni, sono state riesumate e messe in scena da Joachim Schmid e Jean-Christian Bourcart.

Il primo è un artista tedesco dall'ossessione confessata per le foto trovate "per la strada" da 26 anni. Oggi espone, nell'ordine cronologico della loro scoperta, tutte le 914 foto che ha raccolto. Il risultato è un'immenso decoro di cartoni bianchi con sopra esposte foto sbagliate, dalle
inquadrature bizzarre, tagliate e ricostituite, incomplete. Il gioco artistico è quello di far riflettere sull'uso del cliché nella vita quotidiana.

Il secondo, Jean-Christian Bourcart, è un francese di 48 anni che, all'inizio della sua carriera ha lavorato in una società specializzata nelle foto di matrimoni. Stampate il giorno stesso, le foto erano proposte la sera stessa agli invitati. Il fotografo - che non è l'autore delle foto esposte - le ha riesumate negli archivi degli invenduti della società ed ha voluto salvarle dall'oblio. Foto sbagliate, pellicole sovraimpresse, pose ridicole, tutto quello che non si vuol vedere in una foto è esposto qui. Con un certo cinismo ma anche con molta umanità. Come se le foto imperfette parlassero ancora di più e ancor meglio di noi.

LA CITTÀ VERSO IL FUTURO
Nel 2011, i Rencontres d'Arles potranno svolgersi all'interno di una vera e propria Cité de l'Image, in un palazzo disegnato dall'architetto americano Frank Gehry. In questo "campus culturale" di 15 ettari, si troveranno luoghi d'esposizione e un centro d'archivio e di restauro dedicato alla fotografia e all'arte video.

L'obiettivo è fare di Arles una punto di riferimento internazionale in materia di fotografia, ma anche dell'immagine più in generale. Nello stesso luogo si troveranno infatti riuniti la Scuola Nazionale superiore della Fotografia, gli uffici del Festival dei "Rencontres", la Fondazione Luma consacrata all'immagine, uno studio fotografico, degli ateliers e delle residenze d'artisti, un annesso universitario dedicato alle immagini. Allora la città sarà il regno della foto tutto il tempo dell'anno.

INFO: www.rencontres-arles.com

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