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giovedì 14 agosto 2008

Il judoka sexy di Pechino.

(Gaia Piccardi - Il Corriere della Sera) Noi ragazze semplici sogniamo fidanzati normali. Non c’è nulla di attraente nelle spalle da Hulk e nel vitino da vespa dei nuotatori (e il più bravo di tutti, Phelps, ha la faccia da fesso di quello a cui a scuola sparavano addosso palline di carta con la cannuccia della Bic). I calciatori se la tirano, gli schermidori hanno le gambette secche da stambecchi (un minimo di polpaccio, diamine, ci vuole), i tuffatori sono magri e piccini, i pugili mediamente grossi, i pallanotisti triangolari, gli hockeisti su prato gobbi per deformazione professionale, i tennisti asimmetrici, i ginnasti formato tascabile, gli arceri hanno la pancetta, quelli del beach volley non sono niente male però poi ti portano la sabbia in casa. I velisti stanno a Quingdao e i fuoriclasse dell’atletica sono ricchi sfondati ma non ti offrono nemmeno un caffè. I cestisti sono difficili da valutare: chi riesce a guardarli negli occhi lassù, due metri sul livello del mare?

E allora i più sexy del villaggio olimpico rischiano seriamente di essere i judoka, né rachitici né imponenti, rassicuranti nella loro virile fisicità e super-affidabili se c'è da fare un trasloco. Signore bloggers, tenete d'occhio il francese Teddy Riner, nato in Guadalupa, oro annunciato nella categoria oltre 100 kg. Un Noah in vestaglia bianca e cintura nera. E poi non ditemi che non vi avevo avvertite.
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