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sabato 16 agosto 2008

Arcigay Roma. La (gaya) fronda.

(Lampi di pensiero) Nella Francia di Luigi XIV, almeno nel periodo di Mazarino, le cose non erano tanto tranquille per chi sarebbe stato poi il “Roi Soleil”, noto anche per il famoso detto “l’Etat c’est moi”. La Fronda, movimento di opposizione a Mazarino, prima in clandestinità e poi apertamente, manifestò tutto il risentimento dei francesi per la gravosità delle misure fiscali ed economiche imposte a seguito del perdurare della Guerra dei Trent’anni. Nel 1648, il Parlamento di Parigi rifiutò di registrare i nuovi provvedimenti finanziari decisi dal Cardinale Mazarino, chiedendo maggior controllo pubblico sull’uso del danaro dello Stato. Più grave della Fronda parlamentare, la Fronda dei nobili, appena due anni dopo, fu all’origine di un nuovo movimento di rivolta, originato dall’attrito tra il Mazarino e Luigi II di Borbone, principe di Condé. Il Condé non riuscì nei suoi intenti è finì per inimicarsi il popolo e perderne l’appoggio perché alleato alla Spagna, ancora in guerra contro la Francia. E proprio in Spagna, fu costretto a rifugiarsi determinando la fine ingloriosa del movimento di rivolta.
Come mai questa rievocazione? Bè, perchè tendendo le orecchie nella comunità glbt romana, si sente proprio rumore di fronda.

Si avvicinano (con repentine ed inspiegabili accelerazioni che parrebbero essere dettate dalla preoccupazione dell’attuale dirigenza) il congresso e le elezioni per il rinnovo degli organi sociali di ArciGay Roma, ad oggi feudo indiscusso di Fabrizio Marrazzo (ndr. in questo link trovi gran parte del suo operato da settembre 2007 ad oggi del suo operato), noto ai lettori di questo blog per essere stato smentito con notevole clamore per certe sue sprovvedutezze mediatiche (ricordate l’inesistente aggressione fascista al Roma Pride 2008?). Ebbene il frinire delle fronde sembra provenire da un recentemente costituito Comitato Promotore a sostegno della candidatura di Federica Pezzoli, che vorrebbe vedere contrapposta l’avvocata romana, già responsabile dei temi transgender nella stessa associazione, all’imbarazzante boiardo Fabrizio Marrazzo.

Ora, al di là delle lodevoli intenzioni della Pezzoli, per commentare in maggior dettaglio la sua proposta, sarà opportuno attendere la pubblicazione delle linee programmatiche nel sito del Comitato che la vorrebbe sostituita a Marrazzo. Certo però che deve fare molto presto e dovrà trovarsi alleati potenti. Già, perché le gole profonde, cominciano a rivelare che il congresso si sarebbe dovuto tenere a dicembre 2008, ma è stato precipitosamente anticipato, in barba ad ogni regola statutaria (a proposito, è opportuno notare che nel sito di ArciGay Roma non v’è traccia alcuna dello statuto dell’associazione!), proprio per limitare i danni della presentazione di una candidatura alternativa a quella del nostro. Infatti, congresso ed elezioni si terranno il 13 settembre, con circa tre mesi di anticipo e a ridosso dell’estate, in modo da rendere quanto più difficile possibile il percorso di Federica alla ricerca dei sostenitori che le occorrono per rovesciare l’attuale situazione.

In queste condizioni, probabilmente, sarà bene che Federica si prepari a trovarsi alleanze politiche potenti, poiché le sarà molto difficile scuotere dal trono, pardon, dalla poltrona l’ineffabile Marrazzo, il quale, al di là dell’omonimia parentale con l’attuale Presidente della Regione Lazio, gode del pieno sostengo degli organi dirigenti della federazione romana del PD, ben sufficienti a garantire a lui un nuovo mandato e a loro il pieno controllo dell’attività dell’ArciGay Roma, proprio grazie alla facilità con cui Fabrizio Marrazzo è sembrato manovrabile e alla sua grande capacità di incassare: infila figuracce inanellandole come le maglie di una catena, senza battere ciglio (non ho mai capito se per un grande self control o perché non si rende conto delle situazioni e di come lo sfruttano).

A meno che, finalmente, la comunità glbt di Roma e provincia non si dia una svegliata e sostenga l’iniziativa del Comitato promotore.

Vedremo come si svilupperanno le cose nei prossimi giorni. Per adesso conviene tenere sotto controllo il sito del Comitato e il blog di Federica e soprattutto:

  1. tenersi liberi il 13 settembre alle ore 17,30
  2. andare in Via Buonarroti 12 dove è convocato il congresso
  3. iscriversi con molta rapidità per partecipare e votare al congresso inviando un’email ENTRO IL 6 SETTEMBRE ALLE ORE 12:00 a partecipa@arcigayroma.it, indicando nome, cognome, numero di tessera, luogo e data di nascita, numero di telefono (ovvero telefonare al 3479578585 dalle 18 alle 20 dal lunedì al venerdì).

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