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sabato 16 agosto 2008

Limena (Pd), dalle auto sassi contro i transessuali.

La denuncia di "Milly": «Non è una guerra per il marciapiede, ho visto dei giovani accanirsi contro di noi».

(Matteo Bernardini - Il Gazzettino) L'ultimo episodio risale a sabato scorso quando da due auto in corsa è partito un lancio di pietre che ha rotto il parabrezza della macchina di una prostituta parcheggiata vicino al Cinecity la grande multisala - di Limena.

«Ma queste azioni violente nei nostri confronti da almeno tre mesi a questa parte sono continue» denuncia Milly, un transessuale che ha scelto le strade del Comune di periferia per ricevere i suoi clienti. «Ci siamo rivolti alle forze dell'ordine portando loro anche i numeri di targa delle autovetture dalle quali ci lanciano i sassi però nessuno si è mosso, anzi, ci hanno risposto che questa è solo una guerra da marciapiede scatenata contro di noi dai romeni che vogliono piazzare le loro protette. Noi invece sappiamo bene che le cose non stanno così. Chi ci lancia le pietre sono sempre gli stessi. Giovani per i quali rappresentiamo la feccia della società. La nostra speranza è quella che qualcuno intervenga, a meno che non stiano aspettando che prima ci scappi il morto».

«Ho scelto di fare la vita di strada perché non avevo alternative continua il trans, che è separato e padre di due figli - ma questo non significa che qualcuno mi debba lapidare. Sino a prova contraria in Italia la prostituzione di strada non è reato».

E a scendere al fianco dei transessuali e delle prostitute di Limena, chiedendo un immediato intervento delle forze dell'ordine contro i raid anti-lucciole, è anche Kristal, il trans brasiliano che lo scorso anno ha organizzato la Sex-parade per protestare contro l'ordinanza-Zanonato che ripristinava la multa per i clienti delle prostitute che contrattavano la prestazione sulla strada.

«La sicurezza dichiara decisa Kristal è un bene di tutti. Anche dei trans e delle lucciole. Troviamo spregevole che i tutori dell'ordine dopo aver ricevuto determinate denunce liquidino il caso con un semplice vedetevela da voi. Ma cosa vuol dire? Forse ci siamo già dimenticati di quanto è accaduto a Milano, dove pochi giorni fa uno di noi è stato pestato e ucciso da alcuni bravi ragazzi?».

«Il punto è riprende Kristal che in un clima in cui si continua ad invocare la sicurezza e in cui tutti si sentono sceriffi, ci sono persone che credono di incarnare lo spirito dei nuovi giustizieri della notte. Ma questo metodo fai da te è tremendamente pericoloso, proprio come le pietre che ci lanciano addosso. E' come fossimo tornati ai tempi di Maria Maddalena quando si lapidavano le prostitute, mentre invece siamo nel 2008 e certe cose non possono e non debbono accadere».

Però questa volta, per la nuova battaglia anti-discriminazione, all'orizzonte non si profilano manifestazioni: «Non è il tempo, ma soprattutto non è il caso di manifestare. Qui il folclore non c'entra proprio niente. Qui stiamo parlando della vita delle persone, e quindi ci rivolgeremo direttamente al tribunale. Alla Magistratura. E alle forze dell'ordine, ai politici che ci governano e amministrano diciamo che anche noi vogliamo un pezzettino di quel pacchetto-sicurezza di cui tanto si sta parlando. Siamo essere umani, con la nostra dignità, e il diritto di essere difesi».

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1 commento:

karentrav ha detto...

hanno fatto bene, le trav a Limena sono orrende fuori e dentro!

Io ho provato a girare enfemme una notte da quelle parti e una "sorellina" (ma più corretto sarebbe chiamarla "fratellastro"), si è incazzata come una belva per la mia presenza e stava chiamando rinforzi per gonfiarmi, e poi fanno ipocritamente le vittime, ma per piacere!!!