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sabato 16 agosto 2008

Gay cruising. Capocotta, dune off-limits: niente più sesso.

Settimo Cielo @Capocotta #1 by Tide Just Turned.

(River-blog) A Capocotta si trova, per chi non fosse di Roma, la principale (l’unica?) spiaggia gay della capitale. Per accedervi si devono attraversare delle dune, che fanno parte di un’oasi naturalistica. Le varie strutture - bar, ristoranti - create negli ultimi anni dal Comune, hanno costruito dei piccoli ponti in legno, che evitano ai passanti di calpestare la vegetazione. In linea teorica, infatti, quella è un’area protetta. Da quest’anno, il Comune di Roma e il Municipio XIII hanno iniziato a far rispettare la legge. Tradotto: hanno transennato le dune (che precedono la spiaggia, ovviamente libera), e a chi vi viene sorpreso fanno anche una multa. Fin qui niente di strano: è la legge, che, tra l’altro, si applicava da anni alla spiaggia limitrofa a Capocotta - etero, e con le stesse dune. Peccato che in quelle macchie verdi, si conducano le attività proprie di una dark room. Approfittando della presenza dei naturalisti, ci si trastulla come si può. Ecco allora che gli amanti del sesso tra le dune sono insorti: “ce l’hanno con noi”, “ci perseguitano”. Discorsi che non è difficile sentire tra chi frequenta questo angolo di mare romano. Alcuni mi hanno anche scritto. “Perché controllano solo noi?”, si chiedono. Ma i vigili, come già detto, fanno questo lavoro da anni sulle altre spiagge.

Possibile che ogni occasione debba essere buona per fare ssso? Mah.

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