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martedì 8 luglio 2008

Donne vescovo, si degli anglicani. Ribadita la netta chiusura del Vaticano.

Gerry O'Brian, tra i tradizionalisti: è come ordinare vescovi gay.
(Ansa) La Chiesa d'Inghilterra ha deciso di autorizzare l'ordinazione di donne vescovo nonostante la forte opposizione dell'ala tradizionalista. Secondo i 'media' britannici, il Sinodo generale, l'organo di governo della chiesa madre della Comunità anglicana, ha votato a favore del rivoluzionario progetto in un clima di grande emotività e confusione.

Stando alla BBC, il Sinodo, riunito a York, ha comunque accettato di adottare "non meglio precisate misure" per andare incontro all'ala tradizionalista.

Alla vigilia si era parlato della nomina di 'super-vescovi' di sesso maschile cui potessero fare riferimento quella parte di clero e quei fedeli che non vorranno riconoscere le donne.

Secondo il sito Internet del 'Times', tuttavia, questa proposta è stata bocciata di stretta misura. Prima del Sinodo, circa 1.300 esponenti del clero avevano minacciato di abbandonare la Chiesa di Inghilterra in caso di adozione di decisioni del tutto contrarie alla linea dell'ortodossia.

Il dibatto - accesissimo - si è protratto per oltre sei ore, con uno dei vescovi che a un certo punto della discussione è scoppiato in lacrime. Secondo la BBC, oltre all'ipotesi dei super-vescovi è stata bocciata anche l'idea di dare vita a nuove diocesi per le parrocchie 'dominate' dagli oppositori.

Al voto hanno partecipato le tre 'camere' del Sinodo, i laici, i vescovi e il clero. Tutte hanno votato a favore della consacrazione vescovile delle donne sacerdote.

L'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, nel corso del dibattito ha detto di essere decisamente a favore del compromesso ma ha messo in chiaro che non avrebbe accettato soluzioni che potessero essere lette come una "umiliazione" per le donne.

Gerry O'Brian, uno dei tradizionalisti più accesi, ha paragonato l'accesso delle donne al seggio vescovile alla decisione della Chiesa episcopale americana, che ha recentemente nominato vescovo Gene Robinson, un gay dichiarato. O'Brian è stato però sommersi dai fischi.

Il Sinodo aveva già detto sì in linea di massima tre anni fa alla consacrazione vescovile delle donne. Il pacchetto di misure di salvaguardia che è stato preannunciato dovrebbe servire a evitare che i tradizionalisti - molto vicini al mondo cattolico, tanto da essere chiamati 'anglo-catholic' - decidano per lo scisma non potendo tollerare una novità a loro giudizio 'eretica', contraria alla lettera e allo spirito del Vangelo.

Nel 1994, quando ha dato via libera all'ordinazione sacerdotale delle donne, la Chiesa anglicana ha perso circa 500 membri del clero passati quasi tutti al campo 'papista'. Per la consacrazione vescovile delle donne l'emorragia potrebbe essere anche più profonda. Si parla di circa 1.300 sacerdoti pronti ad andarsene dalla Chiesa d'Inghilterra.
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Rincrescimento del Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei Cristiani dopo il voto della Chiesa anglicana sull'ordinazione delle donne all'episcopato.
(Radio vaticana) “Uno strappo alla tradizione apostolica mantenuta da tutte le Chiese del primo millennio” e “un ulteriore ostacolo per la riconciliazione tra la Chiesa cattolica e la Chiesa di Inghilterra”. E’ il commento del Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei Cristiani alla notizia del voto della Chiesa di Inghilterra che apre la strada alla legislazione per l’ordinazione delle donne all'episcopato.
“Per il futuro - si legge nella nota del dicastero pontificio - questa decisione avrà delle conseguenze per il dialogo, che finora aveva portato buoni frutti, come il cardinale Kasper ha chiaramente spiegato quando ha parlato il 5 giugno 2006 a tutti i vescovi della Chiesa di Inghilterra su invito dell'arcivescovo di Canterbury”. La posizione cattolica in merito - precisa il Pontificio Consiglio - è stata “espressa chiaramente" da Paolo VI e da Giovanni Paolo II.

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