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martedì 8 luglio 2008

Clamorosa bufala di Dagospia sull'inesistente telefonata tra Berlusconi e Confalonieri.

Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, con riferimento alla pubblicazione via web di una presunta sua conversazione telefonica con Berlusconi, "dichiara che si tratta di un falso e di un'evidente montatura costruita per recare grave danno alla reputazione dei soggetti interessati".
I media vengono diffidati dalla diffusione in tutto o in parte della falsa telefonata "la cui pubblicazione sarebbe gravemente e gratuitamente diffamatoria".

IL FATTO A metà pomeriggio è Dagospia.com il sito di Roberto D'Agostino a lanciare - dall'apertura di homepage - che un sito ha pubblicato quella che viene definita la trascrizione di un'intercettazione dai toni molto personali tra il presidente di Mediaset e il leader Pdl. Non vengono forniti ulteriori dettagli, né l'indirizzo del sito. Solo la stringa della durata della presunta conversazione trascritta, 8 minuti e 49 secondi. Il sito in questione si scopre in seguito avere sede nelle isole Antille: l'homepage nel tardo pomeriggio è stata oscurata e a chi si collega compare la scritta "in manuntezione"

LA DIFFIDA DI CONFALONIERI Confalonieri, si legge in una nota, "diffida quindi ogni organo di informazione alla diffusione in tutto o in parte di questa falsa telefonata. Contro chi dovesse contravvenire saranno proposte tutte le azioni giudiziarie in ogni sede competente".

GHEDINI: "RICORREREMO ALLE VIE LEGALI "In relazione alla pubblicazione in un sito Internet di una comunicazione telefonica, asseritamente intercorsa nell'ambito di un procedimento penale fra il presidente Berlusconi ed il dottor Confalonieri, si tratta con assoluta evidenza di un falso plateale completamente inventato e surrettiziamente costruito". E' Niccolò Ghedini, deputato Pdl e avvocato del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ad affermarlo in una nota. "Trattasi - spiega ancora Ghedini nella sua nota - di un testo con ogni evidenza gravemente diffamatorio e per il quale saranno esperite tutte le azioni giudiziarie del caso, diffidando chiunque nel contempo a pubblicarlo o a riprenderne anche parzialmente il contenuto".

LA DIFESA DI DAGOSPIA
Ecco l'editoriale con cui dagospia spiega l'episodio:
"LA MERDA NEL VENTILATORE"
Il caso del sito che ha messo in rete una lettera falsa di una conversazione tra Berlusconi e Confalonieri è la spia delle degenerazioni che stanno avvenendo nel mondo dell’informazione. Ma prima di tutto, con l’intervento di Dagospia, abbiamo sgonfiato nel giro di pochi minuti una bufala che impazzava sul web e via passaparola. L’era della verosimiglianza è finita: perché è il modo più facile e vigliacco di gettare fango sulle persone. Che poi si giustificano: ma era tutto uno scherzo… Infatti mai abbiamo nemmeno pensato di pubblicare l’indirizzo del sito né tantomeno un testo che giudicare postribolare è poco. Ma quello che ci interessa di più è l’uso e abuso mediatico delle intercettazioni: dall’articolo di D’Avanzo su La Repubblica che fa un bignamino delle presunte conversazioni pruriginose del Cav. a “Libero” che spara il 5 luglio una fotona della Mara Carfagna in prima pagina e titola: “La ministra che ha rivitalizzato il governo”. (Ora nell’articolino Berlusconi parla semplicemente di “ministri giovani” e del loro “contributo di vitalità”, di qui alla “rivitalizzazione”…). Ma ormai la degenerazione-mediatica che sta prendendo il sopravvento preferisce, in mancanza dei fatti reali, di buttarsi sul reality. Al vero che non c’è, avanti col verosimile, ingannando tutti e infilando altra merda nel ventilatore. Ecco perché abbiamo subito precisato che, vere o false o verosimili, quelle conversazioni non sarebbero mai apparse su Dagospia. La mattina abbiamo ancora voglia di guardare la nostra faccia allo specchio. Senza vergognarsi."

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