(Agenzia radicale) Un giovane marocchino ha ottenuto lo status di rifugiato, ai sensi dell'Art.1 della Convenzione di Ginevra, perché omosessuale. Lo ha reso noto il Centro antidiscriminazione della Provincia di Pistoia al quale il giovane si era rivolto a settembre scorso per chiedere aiuto.
''Il giovane - spiegano dal Centro - aveva subito una serie di problemi nel suo nucleo familiare che non accettava la sua omossessualità già nel paese di origine e anche una serie di traversie in Italia, ma nel nostro Paese ha cercato in ogni modo di regolarizzare la sua posizione viste le gravi discriminazioni che avrebbe subito se costretto a rientrare in patria''.
L'iter burocratico per arrivare a depositare la domanda per ottenere lo status di rifugiato dalla questura di Firenze, è stato completato in circa otto mesi ed è stato portato avanti, in collaborazione, dal Centro antidiscriminazione di Pistoia l'Associazione Guido Puletti onlus di Porto S. Giorgio (Ancona), la prefettura, l'ufficio Arci rifugiati di Firenze e l'Arci gay Toscana.
"E' un ragazzo - spiega ad Apcom Giorgio Dell'Amico, responsabile immigrati dell'Arcigay - che nel suo paese è stato già condannato in secondo grado perchè trovato in un locale per gay: in Marocco, è bene ricordarlo, si rischia una pena da sei mesi a un anno se si hanno rapporti con persone dello stesso sesso e poi c'è una sanzione pecuniaria". "Stiamo seguendo - ha aggiunto Dell'Amico - anche la vicenda di una giovane lesbica marocchina e di un iraniano che con l'aria che tira nel suo Paese ha deciso di non tornare".
Le nuove norme contenute nel pacchetto sicurezza avranno effetti per i richiedenti asilo? "Non credo. Ci sono per fortuna in questo campo le norme Ue. Credo si avranno però allungamenti nei tempi necessari per le istruttorie presso le Commissioni territoriali competenti".
Sono una ventina le domande presentate negli ultimi mesi da cittadini stranieri, soprattutto di nazionalità marocchina, per ottenere lo status di rifugiato in Italia in quanto omosessuali.
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