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mercoledì 18 giugno 2008

Parla Roberta, il trans di Sky. "Gli uomini impazziscono per me... perché non mi sono mai operata".

“Gli uomini impazziscono per me” dice Roberta Cavalcante “e questo è il loro immaginario. Una donna che sia tanta, sovrastante, che non finisce mai”.
(Affari italiani) Si chiamava Roberto quando faceva, come mestiere, il truccatore personale e il coiffeur di star come Ilona Staller e Moana Pozzi. Robertino, per l’esattezza. Perché la vita di chi decide, o sente (come dice Roberta) che deve diventare donna a tutti gli effetti, è durissima. “Inizi col sentirti donna dentro, una femmina autentica, poi ti guardi e ti accorgi che non va, quel corpo proprio non va”. A Robertino-Roberta sono sempre piaciuti gli uomini, e allora perché questo lavoro sconvolgente su di se’ di ormoni, interventi, elettrodepilazione? “Perché questo era il mio corpo, lo avevo sempre immaginato così, non ce ne sarebbero stati diversi. Donna e femmina vera”. A neanche vent’anni Roberta decide di cominciare il lavoro di cesello. “E’ una tortura. Dovevo prendere (e prendo tuttora) dosi da cavallo di ormoni che modificano il corpo e non solo. Che danno, purtroppo, momenti acuti di instabilità e di depressione. In questo calvario, appunto, Ilona non mi ha abbandonato mai. Anzi, quando è stato il momento mi ha procurato i contatti giusti per iniziare la mia carriera cinematografica hard”.

“Ero già in trasformazione per diventare un trans. Interventi chirurgici ed estetici molto profondi. Si inizia così”. Roberta comincia la manipolazione del proprio corpo. Ma non va oltre. Come a tutti i trans, che stimolano fantasie e interrogativi, anche per lei ecco la domanda clou: ma il sesso, quello con cui sei nata, è stato comabiato? Sei ancora uomo sotto la gonna o no? “Sì. Non mi sono mai operata e non credo lo farò mai. E’ vero che mi sento una donna, che mi sono fatta crescere il seno con la somministrazione continua di ormoni, che mi accanisco contro peli e barba e ormai ho vinto, che ho limato il mio corpo con decine di interventi. Ma questo stravolgimento no, non lo faccio”.

Il motivo c’è, e sono due. “Non voglio stravolgere biologicamente il mio corpo. Non sarei mai una donna autentica e in più sarei un uomo devastato. E’ inutile rincorrere la perfezione per far piacere e sentirsi accettata dagli altri. Tanto non la si raggiunge mai. Mi voglio bene così. E poi…” Roberta strizza l’occhio. Tutto il focus del fenomeno trans è qui. E’ nella strizzatina d’occhio che sottintende il secondo motivo, quello fondamentale. “Agli uomini piace così, tanto, da impazzire. Fanno di tutto per venire con me, e lo sanno che lì io sono maschio”. “Cercano l’ambiguità, e chi non è attratto da questo? Cercano la cosa che non si spiegano, un momento proibito unico”. Il dettaglio divertente è che si sentono “in dovere” di fare sempre una premessa che diventa un autogol. “Mi dicono tutti sai Roberta, io NON sono omosessuale ma sto cercando un’esperienza diversa, da ricordare tutta la vita e io sorrido tra me e me”.

Perché, secondo Roberta sconfessando si ammette. Chi si sente obbligato a tanta precisazione, in realtà ci sta dentro fino al collo. “Anche perché al momento del fatto, questi sognori fanno cose da omosessuali”. Roberta ha stilato una sua indagine. “Su 100 uomini eterosessuali, con moglie e figli e fidanzate, 70 diventano passivi. Nel senso che sono io ad avere il rapporto sessuale con loro, o loro a fare sesso orale su di me o a masturbarmi. Fanno le femmine, insomma”. E di questi 70 quasi tutti ci provano a chiedere sesso senza protezione. “Io dico di no, assolutamente. Non ci sto neanche alla cifra più alta del mondo. Io non faccio due cose: niente sesso a rischio, niente bacio in bocca”. In questo suo rincorrere un’immagine di donna, Roberta è d’altri tempi, demode’, all’antica. “Vorrei incontrare l’uomo dei miei sogni, l’amore per tutta la vita. Sono stata per sette anni con una persona indimenticabile, e ora sono innamorata da due. Ma chissà….”

A Roberta le donne non piacciono. “Cioè, faccio fatica ad accettare le loro proposte. Anche se devo dire che, nel dichiararsi, sono molto più oneste e sinecere e disarmanti degli uomi. Mi dicono voglio venire con te perché sei bellissima ma sei anche maschio… e chissà cosa si sente a far l’amore con te… ho certe fantasie . Dicono tutto questo senza porsi il problema o senza accennare mai all’ipotesi di essere lesbiche”. Roberta ha anche in lavorazione un libro. “Voglio dire la mia su questo mondo, pieno di uomini che si sentono omosessuali e ne hanno paura, di donne che vogliono andare con creature ambigue, di persone come me che, forse, hanno le idee più chiare degli altri. Racconterò anche episodi buffi con personaggi del mondo dello spettacolo”.

Roberta lavora in proprio. Con alcuni canali Sky, con film che sfruttano il nuovo filone trans come oggetto del desiderio, con il suo sito dove si esibisce, “cavalcante forever”, per ammiratori e pubblico. “Cosa farò? Non so, per ora ho scelto Milano e non Roma. Lavoro moltissimo e qui sento meno pregiudizi su di me”.
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