(Elena Beninati - Panorama) Alle pendici del monte dedicato alla Madonna di Tindari, che guarda a est allo Jonio e al nord al mar Tirreno, prosegue il ciclo di spettacoli classici del Festival del Teatro dei due Mari, diretto da Edoardo Siravo. Ancora due gli appuntamenti previsti al teatro antico di Tindari: venerdì 20 giugno alle 21.00 Le conseguenze del potere del regista Stefano Molica, una estrema rivisitazione del “potere”, in chiave rappresentativa, ispirata ai testi di Albert Camus, Pier Paolo Pasolini, William Shakesperare, Albert Camus e David Mamet. Gli attori sono Maria Scafidi, Marco Conti Gallenti, Tony Bellone, Michele Zanghì, Rosetta Di Dio Masa, Pietro Abramo e Morena Casella, scelti fra i giovanissimi del comune di Patti e portati in scena a seguito di un lungo e farraginoso laboratorio.
Sabato 21, sempre alle 21.00 e nella cornice antica di Tindari, va in scena Edipo stanco. Una produzione curata sin nei minimi particolari dal regista Marco Grossi, che alla classica tradizione della tragedia antica unisce la comicità della commedia dell’arte.
Dichiaratamente riferito alla comicità pungente plautina, o all’oscenità vivace di Aristofane, lo spettacolo coniuga lo spirito latino al colore meridionale, creando un personaggio quanto mai ironico, l’Edipo stanco, le cui gesta vengono annunziate da un semplice nunzio plebeo (Marco Grassi). Dall’incomunicabilità della tragedia si scivola all’equivoco tipico della commedia latina, creando una dimensione di surreale ironicità, tanto lontana dall’una quanto dall’altra tradizione.Sphere: Related Content
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