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martedì 13 maggio 2008

Terremoto in Cina. Polemiche con la Farnesina da parte degli italiani in Cina.

Un testimone: "Manca il cibo, negozi saccheggiati".
(Notizie Tiscali) Dopo il terremoto l'emergenza in Cina non è ancora rientrata. Sono ormai migliaia le vittime, e il bilancio è ancora provvisorio, manca l'elettricità, i mezzi di trasporto non sono più in grado di funzionare e i centri commerciali sono stati saccheggiati dalle persone in cerca di cibo. E' quanto raccontato da un parente di un italiano residente in Cina che ha voluto poi sottolineare come non tutti gli italiani sarebbero stati contattati dalla Farnesina. La persona, che ha chiesto l'anonimato, per sé e per il proprio caro, punta il dito contro l'Unità di crisi. "Avrebbero potuto dirci che non erano riusciti a contattarlo, ma hanno preferito mentire, affermando addirittura che stava bene".

La testimonianza di un parente di un italiano in Cina - "Questa mattina alle 5 ora italiana mio nipote è riuscito a prender contatti con i propri genitori - ha spiegato il testimone - e in prima persona ci ha fatto sapere di star bene. Nessuno, dalla Farnesina, lo aveva però chiamato. Non pretendevamo di avere notizie immediate, ma la semplice verità". Il connazionale in Cina, nel momento in cui la terra ha cominciato a tremare, si trovava a circa 96 chilometri dall'epicentro, in un grande magazzino della Carrefour che comunque ha retto alle scosse. Sono usciti illesi dalla struttura ma al di fuori della stessa, la stragrande maggioranza delle case, era ormai ridotta ad un cumulo di macerie.

Per i sopravvissuti le prossime ore saranno difficili - Allontanarsi dalla zona del disastro risulta impossibile e non si riesce a trovare cibo ed acqua. Soltanto questa mattina il nostro connazionale è riuscito a recuperare qualche banana e dello yogurt. Alla fame si aggiunge poi la paura per l'enorme diga delle Tre Gole, situata sul fiume Yangtze. Dovesse cedere sarebbe un disastro senza precedenti.

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