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lunedì 5 maggio 2008

La De Filippi da Bonolis. Il senso di Maria (con lacrime).

(River-blog) Maria de’ Filippi, quella che ho conosciuto io, è una donna dolce, preparata, esigente. Una che chiama i suoi collaboratori alle cinque del mattino per affrontare qualche problema e che sa a memoria la scaletta dei suoi programmi. Una che ancora oggi non è abituata alla popolarità e che si imbarazza, fino ad arrossire, quando la gente le urla “un autografo” per strada o le mamme le chiedono un posto nella scuola di Amici. E che ci resta male quando sui giornali la definiscono la regina del trash. Poi c’è il filtro della televisione, che la fa apparire un po’ cinica, paracula e sicuramente fredda. Anche se non amo Paolo Bonolis e credo di non aver mai visto per più di 5 minuti il suo “Senso della vita”, stasera ho fatto un’eccezione. Protagonista della puntata è stata Maria, che ha ripercorso le tappe che l’hanno portata al successo odierno, tanto da farla salire sul podio dei presentatori più amati dagli inserzionisti e dai direttori di rete. Anche se nelle ultime settimane i suoi racconti di vita hanno inondato settimanali, di casa (Mondadori) e non, stavolta mi è sembrato che si sia più lasciata andare, fino a commuoversi, quando si è parlato del padre. “Incredibile, abbiamo sfatato un mito”, ha detto quando qualche lacrima le ha iniziato a scendere sul viso, e lei ha chiesto un bicchiere d’acqua. Poi, parlando di Amici, ha confessato che le “piace stare con questi ragazzi. Mi sento come loro - ha detto - anche se l’età è quella che è. Cerco di far capire loro che i sogni si possono avverare, se ci si impegna”. E poi:

“Credo in dio, prego, ma con la chiesa ho un rapporto particolare. La chiesa mi ha allontanata: sono sposata con una persona divorziata, e per questo non posso accedere ai sacramenti. Un tempo andavo a messa la domenica, ora non più. Penso che la chiesa dovrebbe cambiare il suo atteggiamento”.

“Adoro le meringhe. C’era un periodo in cui potevo mangiare 18 al giorno. Peccato che mi facessero intasare…Quindi niente pupù”.

“Sono sempre stata legatissima alla famiglia. Quando i miei litigavano, cercavo sempre di farli riappacificare. Con mio fratello passo le mie vacanze e lavoro anche. Sono vicina a mia madre quando posso”.

“A 16 anni mi prendevano in giro perché ero bassa. E io del resto non potevo ancora mettere i tacchi alti”.

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