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sabato 12 aprile 2008

Censura a Salerno. E' polemica sul cartone animato gay canadese.

Al via “Cartoons on the bay”, ieri sera di scena l’anteprima Tous à l’Ouest.
(Corriere canadese) L’Italia è il Paese delle polemiche di cui pare non si possa fare a meno, come per esempio all’inaugurazione di “Cartoons on the bay” che pur con un’offerta molto generosa di 176 programmi, vede accendersi i riflettori su due proposte non proprio ben accette, vedi caso tutte e due centrate su un ipotetico papa, quella canadese Rick e Steve, la coppia più felice del mondo il cui tema è l’omosessualità, mentre in quella spagnola Amici per la pelle, il nuovo papa si parla di un futuribile pontefice eletto con accordi poco ortodossi e niente affatto in linea con i principio religiosi. In pratica si racconta di una banda che tenta di fare soldi approfittando dell’elezione pontificia dopo la morte di Paolo VI.
Rick e Steve, la coppia gay più felice del mondo, racconta le disavventure di due omosessuali alla moda e fa parte di una serie tv canadese e del cartone basco. Detto questo va anche sottolineato però che Alfio Bastiancich, appassionato direttore storico di una delle più importanti manifestazioni mondiali del settore non avrebbe mai permesso l’entrata di qualcosa di men che corretto, infatti ci spiega che queste «sono produzioni rivolte ad un pubblico di teenager e di adulti. Nella fotografia della televisione nazionale esistono canali tv che in orari appropriati trasmettono commedie animate con temi adatti ai trentenni. Abbiamo così pensato di segnalarne 2 degne di nota per realizzazione e qualità di fattura su 176, senza far gridare allo scandalo. Quello che è certo è che potranno essere visionati solo dagli addetti ai lavori e che invece non passeranno mai né in Rai, né verranno proiettate per il pubblico al teatro Augusteo di Salerno».
Alfio Bastiancich ha poi concluso dicendo che «piuttosto che puntare su questi due lavori, preferirei che si guardasse alla grande produzione orientale presente quest’anno che testimonia come gli orizzonti del cinema d’azione si stiano realmente allargando».
Ieri sera l’attesissima proiezione in anteprima nazionale di Tous à l’Ouest: une aventure de Lucky Luke, l’incomparabile cow boy che parla francese, firmato da quel genio dell’animazione di Olivier Jean Marie. Raccontarlo non è un’impresa facile perché è semplicemente impossibile tradurre in parole l’umorismo dissacrante e affettuoso che anima questo solitario cow boy dalle poche parole ma dalle rapide intuizioni, nato nel 1946 dalla fantasia del cartoonist belga Maurice de Bevere le cui storie dal 55 al 77 sono proseguite con l’umorismo di Renè Goshinny (padre anche di Asterix).

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