(02 blog) Ha raccolto premi in giro per l’Europa - Barcellona, Valencia, la Romania, Grosseto - è stato selezionato da numerosi festival e ha strappato applausi lunghissimi. Eppure per due anni - la produzione è del 2006 quando fu presentato a Roma - questo film non ha trovato una distribuzione, è rimasto semi-clandestino e ha rischiato di non uscire mai. Adesso invece è nelle sale - in sole 10 copie - e a Milano si può vedere al cinema Nuovo Orchidea di via Terraggio 3 (dietro il bar Magenta, MM1/MM2 Cadorna).
Cover boy - L’ultima rivoluzione, un film di Carmine Amoroso, non sembra neppure una pellicola italiana per come è girato e per la storia dura e difficile che racconta. Sono due vicende che si intrecciano: il viaggio “della speranza” del giovane rumeno Ioàn, arrivato a Roma a cercare fortuna, e il non più giovane Michele che fa le pulizie alla stazione Termini e si arrabatta in una vita da precario. Chi è più straniero: il giovane (allora) extracomunitario o l’emigrato abruzzese a Roma?
Le loro vite si incrociano all’insegna di un’amicizia che potrebbe nascondere qualcosa in più. Alla prima parte della storia - ambientata a Roma - segue un secondo tempo a Milano, in cui emerge il lato glamour della nostra città, non senza una buona dose di cinismo.
Buona la sceneggiatura, valida la regia e bravi gli attori, a cominciare da Luca Lionello (Michele) e Eduard Gabia (Ioan), senza dimenticare Chiara Caselli e una sobria e ispirata Luciana Littizzetto. Sbrigatevi ad andarlo a vedere, perché non è detto che rimanga a lungo nelle sale. Ne vale la pena.
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