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sabato 12 aprile 2008

Polemiche pilotate? A pochi giorni dall'inzio del FilmFest Lgbt, a Torino i gay "boicottati dalla Fnac".

Il direttore Minerba: "Non vogliono i nostri libri del Festival cinema gay".
(Daniele Cavalla - La Stampa) La Fnac rifiuta di presentare libri gay. La denuncia arriva dal Festival del cinema omosessuale «Da Sodoma a Hollywood» presentato ieri. «Ci hanno boicottato» dice Giovanni Minerba (a sinistra nella foto), direttore della rassegna. «Manderemo una lettera di protesta alla Fnac» aggiunge Alessandro Casazza presidente del Museo nazionale del Cinema che collabora alla manifestazione.

Al centro delle polemiche due libri, «Testosterone» di Joe Oppedisano e «La dolcezza» di Cristophe Honoré: «Come tutti gli anni - ha detto Minerba in apertura di conferenza stampa al Museo del Cinema - ci siamo incontrati con i responsabili della Fnac per proporre nel loro spazio Forum i consueti appuntamenti, in concomitanza con il festival, per le presentazioni dei nostri libri. Il primo che abbiamo proposto è stato “Testosterone”, le cui immagini hanno indotto i responsabili della libreria a rifiutare la proposta in quanto troppo scabroso per il loro pubblico. Noi abbiamo risposto “pazienza, lo presenteremo da un’altra parte” e ci siamo quindi indirizzati su un altro titolo, “La dolcezza”, bellissimo libro di uno scrittore francese, popolare Oltralpe per aver dato vita anche ad apprezzati libri per bambini. La loro risposta è stata di nuovo negativa. La cosa curiosa è che questi libri si trovano fra gli scaffali del negozio di via Roma. Una situazione paradossale». Un episodio di discriminazione, come sottolinea Casazza: «Per fortuna non tutti gli operatori di settore la pensano allo stesso modo. Feltrinelli si è subito dimostrata disponibile nei confronti del Festival, accogliendo le nostre presentazioni editoriali. Non lasceremo cadere nel vuoto questo episodio e protesteremo formalmente con la direzione generale Fnac». Che naturalmente non ci sta a passare per uno spazio culturale chiuso alle iniziative omosessuali. Anzi. «Questa polemica - ribatte Sabrina Rosati, direttrice della Comunicazione della Fnac - ci sembra un po’ eccessiva. Noi abbiamo sempre collaborato in maniera fattiva con il Festival, lo scorso anno gli abbiamo persino dedicato un’ambita vetrina su via Roma e allestito, sempre a nostre spese, un banchetto di libri a tema nel foyer dell’Ambrosio. Non possiamo essere tacciati di discriminazione sessuale, visto che siamo convenzionati con il circolo Maurice e in determinate città con l’Arcigay. Per quanto riguarda l’edizione di quest’anno il problema è nato principalmente da motivi di calendario, per sovrapposizione di avvenimenti. Decidiamo noi le date senza imposizioni altrui, gli spazi sono nostri».

Immediata disponibilità è stata data dalla Feltrinelli: «Siamo stati contattati dal Festival - dice Giusi De Luca, responsabile torinese - e abbiamo accettato volentieri. Stiamo allestendo uno spazio per i libri a tematica gay, che sarà pronto nei prossimi giorni ed è destinato, una volta terminata la manifestazione, a diventare stabile. Per noi è un’occasione da non perdere, sia da un punto di vista culturale che commerciale: andiamo infatti a coprire una nicchia di mercato molto interessante».

La ventitreesima edizione del Festival Internazionale di Cinema a tematica omosessuale si svolge dal 17 al 25 aprile all’Ambrosio e, per quanto attiene all’inaugurazione e alla serata finale, all’Ideal. Fitto il programma: ben duecentosettanta i titoli selezionati, fra gli oltre mille visionati da Minerba e i suoi collaboratori Cosimo Santoro, Ricke Merighi e Davide Oberto. La prima presentazione di libri è fissata sabato 19, alle 15: Alessandro Fullin parla del suo «Come fidanzarsi con un uomo senza essere una donna» con La Pina e Diego Massoni di Dee Jay.

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