Al pattinodromo l’esibizione della religiosa, in trecento restano a bocca aperta.
(Monica De Panfilis - Il Centro) Il momento di preghiera è terminato. La suora che lo ha condotto, portando la propria testimonianza di fede, sparisce dietro l’altare. La tonaca scivola via. Il capo si scopre, giù i lunghi capelli castani. Un minuto dopo, pantaloni bianchi e tunica rossa, una bella ragazza con gli occhi scuri ed il sorriso luminoso danza a piedi nudi sul palco.
«La mia voce sale a te», dicono le note su cui volteggia armoniosa, esibendo piedi e gambe da ballerina.
Suor Anna Nobili ha 38 anni ed un passato da cubista. Ieri mattina è arrivata a Pescara per raccontare la sua conversione ai trecento giovani intervenuti alla 45esima Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni, ospitata al pattinodromo dei Colli.
La sua preghiera danzante interpreta così lo slogan che la diocesi di Pescara-Penne ha scelto per l’appuntamento di quest’anno, «Corro per la via del tuo amore», organizzato dalla Pastorale vocazionale di don Andrea Di Michele e dalla Pastorale giovanile guidata da don Valentino Iezzi, in collaborazione con la Corale regionale del rinnovamento dello Spirito.
I 300 giovani che guardano questa provetta ballerina stentano a credere ai propri occhi: via gli arredi sacri, una fila di fiori bianchi e fucsia fa da scenografia all’esibizione che lascia tutti a bocca aperta, ammirati ed estasiati. Suor Anna la danza ce l’ha nel sangue, e non perché si dimenava sui cubi a ritmo di musica. Anna ha studiato danza ed ha lavorato come ballerina in diversi programmi televisivi. La passione per il ballo che continua a coltivare oggi arriva da qui.
La danza è rimasta una costante della sua vita. Ad essere cambiati sono i messaggi che lanciano i movimenti armoniosi del suo corpo. Sublimati dall’atto finale della sua esibizione: sopra la tunica rossa e i pantaloni bianchi, che non le nascondono le gambe allenate, suor Anna infila una tonaca bianca, simile alle vesti battesimali di un tempo. Questa veste è il segno dell’incontro con il Signore, spiegherà poi ai giovani pronti ad applaudirla.
E’ in questo modo che la suora che per anni ha animato i balli sfrenati delle discoteche italiane gira l’Italia per raccontare la fede e annunciare Dio ai ragazzi: con il linguaggio del corpo, che loro conoscono.
Sono passati quasi quindici anni da quando questa bella ragazza lombarda ha smesso minigonne, bustini e tacchi alti ed è scesa dai cubi. Una vita sregolata, all’insegna degli eccessi. Alla quale Anna, 23enne, mette il punto finale durante un incontro di preghiera, a cui prende parte dopo che la madre l’ha avvicinata alla fede. Lì cambia tutto: a quella di ragazza-immagine nei templi del divertimento notturno, subentra un’altra identità. Anna diventa una suora della Congregazione delle Operaie della Famiglia di Nazareth. E comincia a incontrare i giovani d’Italia. Lascia il Nord e si trasferisce nella comunità di Palestrina, dove oggi si dedica alle sue attività di religiosa.
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